Sollevamento Pesi

Sollevamento pesi, Antonio Urso: “Un Europeo storico per l’Italia. Il doping? Da noi nessuna positività da 14 anni…”

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Gli Europei di sollevamento pesi a Bucarest (Romania) sono andati in archivio ed il bilancio dell’Italia è da considerarsi, tutto sommato, positivo. Mirco Scarantino, pur non confermandosi sul gradino più alto del podio, è giunto secondo, argento europeo conquistato anche da Giorgia Bordignon e Jennifer Lombardo mentre Giorgia Russo si è potuta fregiare di un ottimo bronzo.

Risultati graditi dal presidente della Federazione Italiana Pesistica Antonio Urso che, intervistato da Eurosport, ha espresso il proprio giudizio sull’esperienzia del Bel Paese in Romania: “Anche questa edizione, così come ormai da anni, l’Europeo ha fatto registrare un numero record di medaglie per una competizione del genere così come di piazzamenti. Quattro atleti su sei hanno conquistato il podio nel totale e questo è un risultato che si commenta da solo e se considerate inoltre le medaglie negli esercizi di strappo e di slancio non credo di esagerare nel dire, che anche questo campionato europeo è un’altra pagina di storia. Vorrei però sottolineare un fatto particolare ovvero quello che vincere medaglie ormai sembra scontato per l’Italia della pesistica. Questo è il frutto di un lavoro attento di squadra, di particolare programmazione e di controllo di tutte le variabili che nello sport sono sempre tantissime. Vorrei solo sottolineare che non c’è nulla dato dal caso e spero questo trovi l’apprezzamento di tutto il nostro mondo”.

Sulla decisione del CIO di abbassare a 7 le categorie di peso ai Giochi, la posizione di Urso è interlocutoria: “Personalmente ho fatto degli studi statistici derivati da calcoli sulle popolazioni mondiali divisi per aree geografiche, per sesso e per fasce di età, studio che presenterò al prossimo esecutivo della IWF.”

E poi sul doping: In Europa così come in Italia credo di avere fatto più di quelle che fossero le mie effettive possibilità. In Italia non abbiamo più un caso di positività nelle squadre nazionali da ormai quasi 14 anni. Mentre in Europa ormai i casi di positività si registrano esclusivamente nelle aree del vecchio blocco dell’Est ma anche su quello sono confidente che a presto anche li le cose cambieranno stiamo lavorando a progetti di formazione delle nuove strutture tecniche delle stesse federazioni. Per ciò che riguarda la federazione internazionale mi aspetto molto da questa nuova commissione indipendente che dovrebbe agire secondo nuovi criteri di selezione dei controlli“.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: FIPE

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