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Tennis, ATP Budapest 2018: Marco Cecchinato mitologico, è nata una stella! Impresa trionfale: da lucky loser a vincitore, Millmann si arrende in finale

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Un nastro benevolo regala il quindici della vittoria a Marco Cecchinato che corona la sua settimana perfetta vincendo, da lucky loser, il torneo ATP 250 di Budapest: sulla terra rossa magiara, alla prima finale nel World Tour in carriera, l’ormai ex numero 92 al mondo (da domani irromperà tra i primi 60 al mondo, davanti a lui in Italia soltanto Fabio Fognini ed Andreas Seppi) batte in due set combattutissimi l’australiano John Millman, anch’egli alla prima finale nel circuito maggiore e numero 94 al mondo, con il punteggio di 7-5 6-4 in un’ora e cinquanta minuti di gioco.

Nel primo set l’azzurro allunga nel terzo game quando, alla seconda opportunità, ottiene il break, per poi scappare sul 3-1. Nel sesto gioco Cecchinato è bravo a resistere al rientro dell’avversario e, dopo aver annullato una palla del controbreak, sale 4-2. La sfida diviene una battaglia e l’australiano non molla un quindici, rientrando sul 4-4 dopo aver vinto due game consecutivi ai vantaggi. Millman sale 5-4 e poi, ancora ai vantaggi, si procura un set point sul servizio dell’italiano. L’azzurro però si salva e rientra sul 5-5, poi l’undicesimo game arriva nuovamente ai vantaggi, ma questa volta è Cecchinato a spuntarla, portandosi sul 6-5 ed andando a servire per il set. Dopo 56 minuti di battaglia l’azzurro tiene il servizio e chiude 7-5.

Nella seconda partita l’australiano, di rabbia, parte forte, portandosi subito sul 3-0, l’azzurro sembra risentire del punteggio e deve annullare altre due palle break nel sesto game  per evitare l’1-5. Il 2-4 dà nuova linfa all’azzurro, che nel settimo game trova addirittura il controbreak, riequilibrando poi la contesa sul 4-4. Nel nono gioco psicodramma dell’australiano, che sul 30-30 compie due doppi falli consecutivi, mandando l’azzurro a servire per il match. Il braccio di Cecchinato non trema e così al primo Championship Point l’azzurro chiude 6-4 in 54 minuti e fa scattare la festa italiana in Ungheria.

Grande equilibrio nel match, testimoniato nelle statistiche dal numero di punti vinti, 80 a 76 per l’azzurro, il quale però non ha commesso doppi falli a differenza dell’avversario (a parte i due, sanguinosi, citati, ne ha commesso soltanto un altro in tutto l’incontro). Decisivi gli ultimi cinque game consecutivi vinti dall’azzurro.





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Foto: Profilo Facebook Marco Cecchinato

roberto.santangelo@oasport.it

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