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Arco
Tiro con l’arco, Coppa del Mondo 2018: inizio positivo per l’Italia a Shanghai. Landi e Pagnoni brillano nell’individuale, serve qualcosa in più nelle gare a squadre
Questo fine settimana si è svolta a Shanghai (Cina) la prima tappa stagionale della Coppa del Mondo di tiro con l’arco. Un avvio positivo per l’Italia, che ha conquistato due podi nell’individuale e si è confermata ai vertici mondiali. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio la prestazione degli azzurri in questa gara.
Partiamo dall’arco olimpico dove arriva il grande acuto di Vanessa Landi, che chiude al terzo posto e conquista così il suo primo podio individuale in Coppa del Mondo. Stiamo parlando di una ragazza di soli 20 anni, che ha aveva però già dimostrato il suo talento nelle gare a squadre, dove ha conquistato il titolo iridato Junior. Un risultato che dimostra come Landi sia già in grado di competere con le migliori atlete del mondo e che presto potrà ambire anche al successo. Ciò che ha poi impressionato in questa tappa è stata la grande personalità dell’azzurra, visto che in semifinale ha saputo fronteggiare la campionessa olimpica di Rio, la sudcoreana Chang Hye Jin, arrendendosi solo allo shoot-off. Poi nella finale per il terzo posto è riuscita a battere un’altra atleta di alto livello, la danese Maja Jager, campionessa iridata nel 2013.
Passiamo quindi al compound dove Federico Pagnoni chiude al secondo posto. Anche per lui questo risultato è il primo grande acuto individuale, dopo tanti risultati di prestigio a squadre, tra cui l’argento ottenuto ai Mondiali di Città del Messico. A 30 anni Pagnoni sembra aver raggiunto la definitiva maturità ed è pronto a prendere virtualmente il testimone da Sergio Pagni, che ha da poco compiuto 39 anni ed è stato eliminato al terzo turno in questa tappa. Da segnalare poi anche le buone prestazioni di Marcella Tonioli nel compound e di Mauro Nespoli nell’arco olimpico, entrambi eliminati ai quarti, che si confermano gli azzurri più brillanti delle rispettive categorie.
L’Italia ha invece faticato maggiormente nelle gare a squadre, dove serve qualcosa in più dagli azzurri per poter ambire al podio. Nell’arco olimpico tutte le formazioni sono state eliminate agli ottavi. Stesso verdetto anche nel compound femminile e misto, mentre la squadra maschile è giunta fino ai quarti, dove si è dovuta arrendere ancora una volta agli Stati Uniti, che si confermano la bestia nera degli azzurri. In questa tappa è mancata quindi la prestazione corale a squadre che solitamente l’Italia riesce a realizzare, ma i risultati non sono comunque disastrosi e con un pizzico di lucidità in più nelle frecce decisive, si potrà tornare sul podio.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: World Archery