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Volley, Finale Scudetto 2018: le pagelle di gara2. Stankovic e Sokolov risolutori, Juantorena risponde. Atanasijevic e Zaytsev non bastano

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Ieri si è disputata la gara2 della Finale Scudetto di volley maschile. Civitanova ha sconfitto Perugia per 3-2 al termine di una partita pazzesca: la Lube, sotto 2-0 e poi 9-15 nel corso del quarto set, è riuscita a compiere una rimonta spettacolare e a pareggiare la serie. Di seguito le pagelle dei giocatori scesi in campo.

 

DRAGAN STANKOVIC: 9. L’uomo della provvidenza. Il capitano entra nel corso del terzo set per cercare la rimonta incredibile dallo 0-2. Ci riuscirà dando una scossa incredibile ai compagni. Suo il turno in battuta che ribalta il 9-15 del quarto set, chiude con 8 punti a referto (4 muri, perfetto in attacco).

TSVETAN SOKOLOV: 9. Gioca al massimo dall’inizio alla fine, picchia fortissimo in ogni momento, chiude colpi strepitosi da ogni angolazione: 24 punti con un vertiginoso 64% in attacco, davvero determinante.

OSMANY JUANTORENA: 7. Non gioca la sua migliore partita, a tratti è anche nervoso e impreciso ma le sue fiammate non mancano mai: dà un po’ di solidità in ricezione, in attacco si fa apprezzare e firma 16 punti fondamentali.


MICAH CHRISTENSON 7,5. Due set anonimi, poi lo show: una regia encomiabile che chiama in causa i centrali, che sfrutta Sokolov e che utilizza bene Juantorena. L’americano si merita gli applausi della sua tifoseria.

ENRICO CESTER: 8. Partita sontuosa da parte del centrale che diventa uno dei terminali offensivi preferiti di Christenson, nella seconda parte dell’incontro si esalta e chiude con un vertiginoso 90% in attacco (13 punti, 3 muri).

JIRI KOVAR: 6. Medei deve giocarsi la carta Stankovic ed è dunque costretto a inserirlo, pur in non perfette condizioni, per rilevare Sander in ottemperanza all’obbligo degli italiani in campo. Stringe i denti, si sacrifica per la squadra: va promosso.

JENIA GREBENNIKOV: 7. Buona partita da parte del libero che non si tira mai indietro e garantisce un contributo importante ai compagni di squadra.

TAYLOR SANDER e DAVIDE CANDELLARO: 5. Giocano due set opachi e vengono sostituiti da Stankovic e Kovar.

 

ALEKSANDAR ATANASIJEVIC: 8,5. Il tabellino parla chiaro: 25 punti, 7 aces, 44% in attacco. Esplosivo per larghi tratti, sarebbe risultato anche decisivo visto che aveva spaccato il quarto set prima della rimonta lanciata da Stankovic. Grande prestazione personale ma purtroppo manca il risultato di squadra.

SIMONE ANZANI e MARKO PODRASCANIN: 7. Partita quasi fotocopia dei due centrali con 11 punti e 3 muri a testa, chiamati spesso in causa da De Cecco e molto propositivi.

LUCIANO DE CECCO: 6. Scatenato nei primi due set, poi è un po’ troppo impreciso e varia poco il gioco che diventa così troppo leggibile per Civitanova.

IVAN ZAYTSEV e AARON RUSSELL: 6. I due martelli non vengono chiamati in causa molto spesso da De Cecco, chiudono con 8 e 13 punti. Lo Zar è un po’ troppo altalenante in fase offensiva anche se non manca il suo apporto in ricezione mentre lo statunitense commette qualche errore di troppo.

MASSIMO COLACI: 7. Si immola moltissime volte, è davvero su tutti i palloni e in alcune circostanze è il motore principale dei punti di Perugia.

 





(foto Valerio Origo)

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