Pallavolo
Volley, uno scudetto da Pantere! Conegliano, la più forte e cattiva: da Fabris a De Gennaro, da Hill a Folie. La festa delle Campionesse d’Italia
Conegliano è semplicemente stata la squadra più forte, quella capace di mostrare i muscoli nel momento più importante della stagione e di vincere meritatamente il secondo scudetto della propria storia dopo quello del 2016. Le Pantere si sono laureate Campionesse d’Italia sconfiggendo Novara con un pesante 3-1 nella serie, sfatando il tabù Igor da cui avevano perso le due Finali di Coppa Itala e Supercoppa Italiana: nell’atto conclusivo dei playoff, infatti, le ragazze di coach Santarelli hanno fatto saltare il banco e si sono rivelate imprendibili, sovvertendo i favori del pronostico.
Novara, dominatrice della regular season e vincitrice dei primi due trofei stagionali, sembrava avere qualcosa in più tecnicamente e aveva a proprio vantaggio anche il fondamentale fattore campo. Qualcosa si è però spezzato nell’ingranaggio perfetto della macchina guidata da Massimo Barbolini, la Imoco ha minato le certezze delle piemontesi e ha festeggiato in un gremito PalaVerde con oltre 5000 spettatori in lacrime per un successo già entrato nella leggenda. Questa Conegliano è stata più forte degli infortuni avuti in stagione (quello della fortissima schiacciatrice Megan Easy a inizio anno, quello della centrale Robin De Kruijf a metà percorso e quella di Raphaela Folie nella gara3 del 25 aprile), è stata più cinica nei momenti caldi, si è unita e ha dominato l’ultimo mese di gare: spazzata via Modena ai quarti, eliminata Scandicci con un roboante 3-0 espugnando il campo avversario per due volte, poi l’apoteosi conclusiva con la Igor.
Questo scudetto ha tantissime protagoniste, Conegliano è una squadra compatta che non poggia tanto sul singolo ma sulle prodezze di tutte le giocatrici. L’opposto croato Samanta Fabris è stata strepitosa in gara4 mettendo a terra 31 punti e risultando incisiva per tutta la stagione, rientrando dall’infortunio (Anna Nicoletti l’ha ottimamente sostituita). La palleggiatrice polacca Joanna Wolosz ha fatto degli importanti salti in avanti, la sua regia è eccellente, varia molto il gioco, riesce ad azionare al meglio tutte le compagne. La diagonale d’attacco con la messicana Samantha Bricio e la statunitense Kimberly Hill è tra le più forti al mondo, entrambe sono in grado di spaccare la partita con ottimi colpi in diagonale e in lungolinea. Un monumento deve essere costruito a Monica De Gennaro, un libero eccezionale in grado di tirare su ogni pallone e di brillare più che mai: ha contenuto le bordate di Egonu e di tutte le avversarie che si è trovata davanti. Al centro le azzurre Anna Danesi e Laura Melandri che ha degnamente sostituito Raphaela Folie, rientrata da un infortunio e subito salita in quota prima di farsi nuovamente male in gara3. E poi Daniele Santarelli, coach meticoloso e preciso che ha forgiato le sue ragazze e le ha trascinate verso il trionfo, non andando mai in confusione durante i tanti momenti difficili avuti in stagione: l’ex vice di Davide Mazzanti, a cui ha dedicato lo scudetto, è sbocciato.
(foto Ettore Griffoni)
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Nany74
30 Aprile 2018 at 21:00
Permettetemi di essere felice per la “mia” Conegliano!! Più forti anche della sfiga che si è accanita per tutto l’anno. Una VERA vittoria di squadra! Spendo due parole anche su Novara che, per quanto mi riguarda, non ha dominato per nulla il campionato, anzi. Si sono svegliate solo nelle ultime partite dove hanno superato Conegliano proprio al rush finale. Hanno vinto Coppa Italia e Super Coppa in maniera meritata, per cui direi che la stagione non è andata malissimo no? Proprio per questo, mi sarei aspettato che almeno una o due giocatrici fossero rimaste per qualche intervista Rai, nonostante la sconfitta. Capisco il momento poco felice, ma quando perdi 3 a 1 nella serie, nella partita precedente prendi un 3 a 0 in casa ed il tuo set della “vita” lo perdi a 12, di certo c’è poco da incazzarsi: l’avversario è più forte, punto! Mi sarei aspettato due parole proprio dal “monumento” Piccinini o da Chirichella, se non altro per formalità dovuta dalla notorietà (la prima) e dal fatto di essere capitana della nazionale (la seconda). Invece, come al solito, quando si vince si è tutti pronti a stare in tv, ma quando si perde, seppur nettamente come questa volta, puff….chiusi in silenzio stampa….tanto più che, di fatto, queste due squadra si sono spartite il bottino quest’anno….va beh dai, sarà per la prossima stagione. Per ora mi godo questo scudetto con le giocatrici, faccio i miei auguri a Rapha e a Robin e spero di rivedere almeno metà del roster anche l’anno prossimo!!