MotoGP

Andrea Dovizioso: “Una scelta di cuore, difficile rifiutare la Honda. Lorenzo con gli stessi problemi di Rossi in Ducati? Due situazioni diverse”

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Finalmente la firma c’è stata. L’annuncio del rinnovo di contratto di Andrea Dovizioso fino al 2020 con la Ducati è stato un po’ il tormentone di questi mesi e oggi c’è stata l’ufficialità, tra i sorrisi sinceri del centauro e della dirigenza “Rossa”.

Ci abbiamo lavorato un po’, ma adesso è arrivata la conferma e sono strafelice – ha dichiarato Dovizioso -. Nel 2017 abbiamo fatto una stagione strepitosa, ma non ci basta: vogliamo di più ed è per questo che siamo qui ancora insieme. Per ottenere di più devi limare certi aspetti, anche tecnici, e io e il mio manager abbiamo affrontato questa trattativa con un approccio maturo e intelligente, senza fare operazioni di forza perché se diventi troppo aggressivo finisci per scivolare in situazioni delicate e poco gestibili”.

Una firma non senza complicazioni anche perché c’è stata la tentazione Honda per il “Dovi”: “Nelle ultime due settimane ho avuto un po’ d’ansia perché comunque cadevo in piedi davanti alle opzioni che avevo: rinunciare all’offerta Honda non è stato facile, ma credo di aver fatto la scelta giusta. Marquez mi voleva con sé? Sono contento del suo appoggio, con lui ho un buon rapporto e mi ha fatto piacere, ma ho preferito il rosso”.

Sul suo futuro compagno di squadra: “Non è nel mio stile mettermi di traverso sulla scelta dei piloti, dico quello che penso perché è giusto che la Ducati lo sappia, ma la scelta è loro. Si parla di Miller o Petrucci, ma se dovessero trovare un accordo con Lorenzo non sarebbe un problema“, ha ammesso Andrea che poi, analizzando le difficoltà del maiorchino, pensando a quelle avute da Valentino Rossi in Ducati, ha dichiarato: “È difficile da spiegare, ma quando Rossi è arrivato in Ducati era una situazione diversa: la moto era forte perché Stoner ci vinceva delle gare, ma ci riusciva solo lui, mentre la Ducati attuale è molto più completa. Lorenzo ha trovato un mezzo veloce e competitivo, ma lui è stato sempre abituato a guidare solo un certo tipo di moto, su cui aveva le idee chiare: questa però è una cosa che in Ducati non funziona. Servono dei meccanismi da capire, ma ciò non toglie nulla al campione che è stato ed è Lorenzo”.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Lorenzo Di Cola

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