Basket, Semifinali Serie A 2018: l’Olimpia Milano espugna Brescia anche in gara-4 e si guadagna la finale

L’Olimpia Milano è la prima finalista della Serie A. La squadra di Simone Pianigiani ha espugnato Brescia anche in gara-4, 76-70, al termine di una partita comandata sin dall’avvio ma in cui gli ospiti hanno dovuto sudare fino all’ultimo, complice l’orgoglio di una Leonessa mai doma. Alla fine ha prevalso la voglia di Milano di arrivare in finale, dopo la delusione dello scorso anno, ma la sconfitta di stasera non toglie nulla ad una Brescia che ha dato vita ad una stagione incredibile, forse al di sopra delle aspettative, giocandosi anche la Coppa Italia nella finale persa contro Torino.

L’intenzione di Milano è stata chiara da subito, perché dopo pochi minuti il punteggio era già 5-13, grazie a Micov, Tarczewski e Cinciarini. Frutto della qualità dei tiri dell’Olimpia, che nei primi 10′ ha mandato a segno 9 tiri, marcati da 7 assist. I ragazzi di Pianigiani sono stati infatti magistrali nel gioco perimetrale, tutto il contrario dei padroni di casa (5 triple segnate contro 0). Un dato che ha fatto la differenza, ma che Brescia ha provato a compensare con il cuore e la voglia. Quella che nel secondo periodo ha consentito di ricucire il 16-25 della prima sirena fino al -3, grazie al solito Marcus Landry, che ha infiammato i suoi tifosi con una schiacciata sulla testa di Gudaitis. Kuzminskas, però, è stato letale dall’arco (24 punti alla fine, con 5/7) siglando da solo il 33-42 dell’intervallo.

Il copione dopo l’intervallo non è cambiato: Milano ha tenuto la testa avanti, Brescia ci ha messo il cuore. Randy Moss ha fatto esplodere l’ambiente con la tripla del -5, ma puntualmente ecco il colpo di coda dell’Olimpia, che però non è riuscita a scrollarsi di dosso la resistenza della Leonessa (54-57). Nell’ultimo periodo, Kuzminskas ha continuato la sua gran serata al tiro, trovando però la risposta di Michele Vitali, che ha avvicinato Brescia fino al -3, dando il la ad un finale incandescente. Milano, però, non è arretrata di un centimetro, decisa a prendersi la finale: il +7 con 2′ da giocare è stato un divario troppo ampio da recuperare per i padroni di casa, costretti di conseguenza alla resa.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Credit: Ciamillo