Foto: Pier Colombo
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roberto.santangelo@oasport.it
Carlo Tacchini, Nicolae e Sergiu Craciun: saranno loro le punte di diamante anche per la Coppa del Mondo 2018 nel comparto della canadese nella canoa velocità italiana, in quella che è la stagione che segna metà strada verso le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Agli Europei di Plovdiv 2017 è arrivato uno splendido bronzo nella specialità olimpica del C2 1000 metri proprio grazie ai fratelli Craciun.
Al contrario il poliziotto verbanese, dominatore tra gli Under 23, a livello senior ha avuto molta sfortuna lo scorso anno, facendo incetta di quarti posti, vedendosi così sfuggire per un soffio potenziali medaglie: è stato così nella prova continentale del C1 1000 metri, risultato che ha bissato quello ottenuto in Coppa del Mondo a Szeged.
Ai Mondiali di Racice 2017 infatti gli azzurri hanno ottenuto due podi nella canadese: ci hanno pensato i soliti Carlo Tacchini (nel C1 500, inchinandosi soltanto al padrone di casa, il ceco Martin Fuksa, autentico mostro sacro della specialità) ed i fratelli Craciun (Sergiu e Nicolae di bronzo nel C2 500). Questi successi però sono giunti tutti in specialità non olimpiche, mentre nelle prove che vedremo a Tokyo lo stesso Tacchini ha centrato il quarto posto (tanto per cambiare) nel C1 1000, mentre Daniele Santini e Luca Incollingo sono giunti sesti nel C2 1000.
Per questi ultimi il 2018 deve essere l’anno del definitivo salto di qualità, quello che deve avvicinare gli azzurri al podio iridato, in modo da arrivare alla rassegna a cinque cerchi con la consapevolezza di poter battagliare nelle acque nipponiche per un posto sul podio olimpico.
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