Ciclismo

Ciclismo: Israele dà la cittadinanza onoraria a Gino Bartali. Quest’oggi la cerimonia

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Gino Bartali, per tutti “Ginettaccio”, non è stato solo il più grande scalatore della storia del Giro d’Italia capace di infiammare le folle e parte del racconto omerico del pedale, per l’eterna sfida con il rivale Fausto Coppi.

Un atleta infinito, dotato di cuore e gambe eccezionali, capace di vincere tre volte il Giro d’Italia e due volte il Tour de France. Specie quella vittoria in “Giallo” del ’48 ha fatto la storia: staccato di 21’28” dal leader francese Louison Bobet, si rese protagonista di una rimonta leggendaria sulle Alpi che lo portò al successo finale. Si narra che, quella vittoria, evitò la guerra civile nell’Italia in rivolta per l’attentato a Togliatti.

Ma quest’oggi il campione toscano riceverà qualcosa di più importante: l’ex corridore, morto a Firenze nel maggio del 2000, diventerà cittadino onorario di Israele, dove la Corsa Rosa 2018 prenderà il via. Bartali infatti, era stato nominato  “Giusto tra le nazioni” nel 2013, per aver contribuito a salvare circa 800 cittadini ebrei durante l’occupazione nazifascista. Con la scusa degli allenamenti, il fuoriclasse toscano nascondeva nel telaio della sua bicicletta, d’accordo con la Curia di Firenze, documenti fondamentali per gli ebrei che cercavano di sfuggire alle persecuzioni nazifasciste.

Oggi, quindi, avrà lungo una cerimonia proprio per rendere onore alle gesta di Bartali. “La legge sui Giusti delle nazioni consente a Yad Vashem la prerogativa di conferire anche, in casi particolari, una cittadinanza onoraria di Israele a chi fosse ancora in vita, oppure postuma ai suoi congiunti, una procedura molto rara e che viene usata con il contagocce”, aveva spiegato il portavoce Simmy Allen qualche giorno fa.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: wikipedia

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