Equitazione

Equitazione, Piazza di Siena 2018: Italia a caccia del bis in Coppa delle Nazioni. Ma stavolta l’impresa è più ardua

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Un’impresa eroica, a tratti leggendaria. L’Italia sul gradino più alto del podio un anno fa nel Piazza di Siena ha rappresentato una delle immagine più belle dell’annata sportiva degli azzurri. Una vittoria che mancava dal lontano 1985 e che ha restituito agli appassionati italiani di equitazione la consapevolezza di aver ritrovato un gruppo forte, compatto, coeso, intraprendente e dotato di grande talento. Un anno dopo, la qualità di quella squadra formidabile non è mutata, ma gli scenari appaiono piuttosto differenti.

Le due punte della squadra azzurra, Lorenzo De Luca e Alberto Zorzi, trascinatori nel 2017 dell’intero team del salto ostacoli, non stanno attraversando un momento di forma esaltante. Il primo è scivolato dal podio fino al 13° posto del ranking, complice una serie di risultati non all’altezza della sua qualità. Il secondo ha pagato a caro prezzo lo scotto della separazione dal fido destriero Cornetto K e non ha ancora trovato il giusto feeling con Vannan e Danique, ragion per cui sembra a tratti spaesato, seppur con il picco del terzo posto a Mexico City in occasione della prima tappa del Longines Global Champions Tour 2018.

E in questo quadro, un problema fisico ad Ensor de Litrange LXII ha costretto De Luca a dare forfait in Coppa delle Nazioni. Una batosta per l’Italia, che si presenterà al Piazza di Siena 2018 con una squadra inedita: venerdì 25 maggio alle ore 15.15 in gara ci saranno Paolo Paini, Luca Marziani, Bruno Chimirri, la campionessa italiana Giulia Martinengo Marquet ed Emanuele Gaudiano, attualmente l’uomo più in forma del team Italia. Una compagine equilibrata, a cui però servirà la prestazione della vita per competere contro la corazzata made in USA.

Il team statunitense, infatti, annovera cinque rappresentanti di straordinario livello mondiale e sulla carta appare imbattibile. McLain Ward e Kent Farrington sono due big del panorama internazionale e ad essi si aggiungono le amazzoni Laura Kraut, Lauren Hough ed Elizabeth Madden, quest’ultima vincitrice della FEI World Cup 2017-2018. L’Italia, in ogni caso, dovrà vedersela anche con la Svizzera di Steve Guerdat, prima attualmente nella prima divisione europea della FEI Nations Cup 2018, e con l’Olanda di Harrie Smolders, numero 1 del ranking mondiale.

E non sarà da sottovalutare neppure la Francia, in cui i formidabili Kevin Staut, Simon Delestre e Roger-Yves Bost dispongono del talento necessario per far saltare il banco, ma sembrano far fatica nelle prove a squadre. Un podio, dunque, sarebbe già un grande risultato per l’Italia. Ma le sorprese nell’ovale di Villa Borghese sono sempre dietro l’angolo. E chissà che una prestazione sontuosa degli azzurri non possa proiettarli nuovamente verso la leggenda.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Proli/FISE

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