Formula 1
F1, GP Monaco 2018: tornano le gomme ‘tradizionali’. La Ferrari deve riaccendersi dopo tre gare difficili
La Ferrari in vista del Gran Premio di Monaco ha già una prima notevole buona notizia: non ci saranno le gomme con il battistrada ridotto di 0,4 millimetri come a Barcellona. Un sospiro di sollievo per la scuderia di Maranello, che inciamperà nuovamente nelle Pirelli modificate solamente al Paul Ricard per il Gran Premio di Francia ed a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna. Come visto nel weekend del Montmelò, la SF71H non digerisce quelle coperture, anzi, le vive come la kriptonite per Superman. Dopo un avvio di stagione nel quale la “Rossa” era risultata competitiva sempre e comunque, in qualifica e nella gara catalana Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno dovuto combattere con le proprie gomme. Con le SuperSoft, per esempio, facevano letteralmente fatica a tenere la vettura sul tracciato, mentre con le Soft avevano un gap di quasi un secondo al giro nei confronti di Lewis Hamilton.
Un brutto sogno, un incubo, dal quale si sono risvegliati con l’inglese a +17 in classifica generale e con la prima gara stagionale fuori dal podio per entrambi i piloti. Fortunatamente, ora, è in arrivo il Gran Premio di Montecarlo e, soprattutto, le solite care e vecchie gomme, quelle che avevano permesso alla Ferrari di primeggiare in ogni appuntamento e che, viceversa, avevano messo in difficoltà le due Mercedes. Inoltre, la Pirelli sulle strade del Principato ha deciso tre mescole decisamente aggressive, anzi, le più aggressive. SuperSoft, UltraSoft e, al loro esordio, le HyperSoft, le gomme marchiate di rosa e le più morbide di sempre.
In poche parole ci sono tutti gli ingredienti per vivere un fine settimana allungato (a Montecarlo le prove libere si disputano il giovedì) completamente diverso rispetto a quanto visto in Spagna. Tra muretti e tombini monegaschi la Ferrari dovrebbe tornare su un terreno di caccia migliore rispetto al Montmelò e, grazie anche alle gomme standard, potrà nuovamente sfruttare la SF71H al meglio. Come successe un anno fa, con la doppietta sia in qualifica che in gara, ma con i protagonisti invertiti (pole per Raikkonen, vittoria per Vettel) e una dimostrazione di forza davvero notevole.
Una situazione che a Maranello sperano di ripetere dato che, dopo un inizio di campionato dominato a livello di prestazioni (ma con due soli successi nelle prime quattro uscite) il Gran Premio di Spagna ha aperto una vera e propria ferita, con la “scoppola” del Montmelò che brucia ancora e che, come detto, ha permesso a Hamilton di provare la prima fuga in classifica, senza nemmeno aver fatto troppa fatica. La Ferrari è chiamata alla risposta immediata per non vedere scappare il campione del mondo in maniera ulteriore, dopo alcuni errori pesanti. La gestione delle gare, fino ad oggi, non è stata certo perfetta e in un Mondiale così tirato il minimo errore si paga a carissimo prezzo. A Monaco, come è ben noto, i piloti non possono sbagliare per nemmeno un centimetro, per non andare a sbattere sui guard rail del tracciato. In questo caso non si potrà permettere altri passi falsi nemmeno la scuderia, per non rovinare un’annata che, invece, era partita con il vento in poppa.
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alessandro.passanti@oasport.it
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