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F1, GP Monaco Montecarlo 2018: Red Bull favorita per la pole, Ferrari e Mercedes costrette ad inseguire

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Giorno di riposo in quel di Montecarlo. Nel Principato, nel weekend del GP più glamour del Circus della Formula Uno, funziona così da sempre. Una tradizione che ha motivazioni diverse: in passato, quando il giovedì dell’appuntamento iridato coincideva con la festa dell’Ascensione, consentiva di attirare più turisti dalla Francia mentre ora sono in ballo mere questioni economiche e logistiche, legate allo svolgimento del mercato del venerdì.

Si ha dunque una giornata a disposizione per riflettere su quanto accaduto tra i muri ed i marciapiedi, nel corso delle prove libere di ieri. La Red Bull si è confermata in grande spolvero. Ci si attendeva una RB14 veloce e così è stato. Max Verstappen e Daniel Ricciardo si sono spinti l’uno con l’altro, andando al di sotto del precedente primato della pista (ufficiosamente). Se ciò dovesse replicarsi nel time-attack il record avrà una valenza ufficiale.

Tuttavia, al di là delle questioni statistiche, ad impressionare è stata la costanza esibita dalle vetture di Milton Keynes. Sia in configurazione da qualifica e sia con benzina a bordo, i due alfieri del team anglo-austriaco, sfruttando le nuove mescole HyperSoft, hanno letteralmente volato. Gli assetti, a basso carico deportante richiesti su questa pista, hanno esaltato le qualità del telaio della monoposto progettata dal geniale Adrian Newey e, dunque, i favoriti per la pole position sono appunto i due piloti menzionati.

La Ferrari e la Mercedes, dunque, debbono inseguire. Per la Rossa è stato il solito primo giorno di libere: provare assetti, acquisire informazioni e poi lavorare sulla macchina. Il posteriore della SF71H è ancora decisamente instabile e questo lo si evince dagli intertempi del secondo e terzo settore, dove il distacco dalle Red Bull è notevole, specie sfruttando le gomme più morbide. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, comunque, non sono preoccupati. Sanno che spesso il vero potenziale del Cavallino Rampante lo si è visto il sabato e, su un tracciato dove superare è molto complicato, massimizzare le proprie prestazioni nelle qualifiche è il target vero e proprio.

Più dubbi per le Frecce d’Argento. Lewis Hamilton ci ha messo molto del suo per siglare tempi simili a quelli delle Ferrari, valutando quanto fatto dal teammate Valtteri Bottas. Il finlandese, sesto nella classifica combinata dei tempi di ieri, ha messo in evidenza tutte le difficoltà di una W09 che, un po’ come l’anno scorso, fatica a trovare la giusta finestra di utilizzo degli pneumatici. A Monaco, infatti, si è tornati ad un battistrada “tradizionale“, diverso da quello di Barcellona, ed il degrado avuto dalle monoposto argentate non è stato trascurabile. Scopriremo domani se la squadra di Brackley renderà più guidabile la propria vettura.



 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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