Formula 1
F1, GP Spagna 2018: a Barcellona sarà ancora Ferrari-Mercedes, o la Red Bull saprà alzare la testa?
Dopo le emozioni di Baku, la Formula Uno attraversa tutta l’Europa in direzione occidentale e sbarca a Barcellona per la 48esima edizione del Gran Premio di Spagna. Siamo giunti al quinto appuntamento di una stagione che ci sta regalando sorprese e colpi di scena a ripetizione ma che, con la gara del Montmelò taglierà il primo quarto della sua annata. Un primo bilancio parziale, quindi, si potrà assolutamente sviluppare, tenendo conto che il circuito catalano è uno dei più veritieri del calendario. Capiremo meglio, dunque, i reali valori in campo, per merito, anche, degli otto giorni di test svolti a febbraio dai team.
Il duello Ferrari-Mercedes vivrà un capitolo decisamente importante, con la Red Bull che, per la conformazione del tracciato, potrà sicuramente dire la sua. I 4655 metri del Montmelò, infatti, prevedono tante curve anche da appoggio con due soli tratti veloci, il rettilineo del traguardo e quello che porta alla curva a gomito 10 “La Caixa”. In avvio, invece, dopo la lunga chicane 1-2 (dove l’anno scorso Vettel e Hamilton andarono quasi a contatto) troviamo il lungo curvone 3 nel quale i piloti devono controllare la vettura per diversi secondi. Dopo un breve allungo arriva la curva 4 “Repsol”. Anche in questo caso monoposto in appoggio per questo ampio tornante che riporta i protagonisti nel tratto della chicane in salita 7-8 da non sbagliare perchè anticipa la difficile 9 che precede il secondo rettilineo della pista. Nella zona finale, da qualche anno, la zona guidata con la curva 13 che da il via alla lentissima chicane 14-15 RACC che, ormai, è il vero ago della bilancia del tracciato, trovandosi prima del rettilineo del traguardo.
Serviranno tre cose per eccellere a Barcellona: conduzione di curva, trazione e comportamento degli pneumatici. Proprio per questo motivo (e per il fatto che ogni scuderia non ha più nulla da scoprire da questi 4655 metri) tutte e tre i top team possono vantare frecce importanti al proprio arco. La Ferrari anche in Azerbaijan ha dimostrato di avere potenza e trazione, la Mercedes si comporta alla grande con le gomme, mentre la Red Bull sfrutta un carico aerodinamico notevole. Chi la spunterà dunque? L’anno scorso la vittoria andò a Lewis Hamilton (solamente la seconda su questo circuito) che beffò Sebastian Vettel dopo una rimonta dovuta alla strategia con le gomme. Quando c’è da sfruttare le coperture più dure la W09 sembra imbattibile, un campanello d’allarme notevole su un asfalto così abrasivo.
Il tedesco della Ferrari (che dopo un inizio di annata eccellente ha ceduto la leadership del Mondiale non solamente per colpe proprie) ha centrato il gradino del podio al Montmelò solamente in una occasione (nel 2011 con la Red Bull) sintomo che non digerisce particolarmente il layout della pista catalana. Un successo come per Max Verstappen che si aggiudicò l’edizione 2016 dopo la carambola al via tra le Mercedes di Hamilton e Nico Rosberg. Un monito ulteriore per le prime due della classe a non sottovalutare la scuderia di Milton Keynes che, nei test invernali, aveva impressionato.
Le variabili saranno tante in questo fine settimana, ma i punti in palio saranno di notevole pesantezza. Lewis Hamilton sa di essere al comando della graduatoria ma più per demeriti altrui e fortuna che per merito della sua guida della W09, mentre Sebastian Vettel è reduce da due weekend praticamente dominati, ma dai quali (per eventi infausti e imprevedibili) non ha raccolto nemmeno un podio. Per la Red Bull, poi, dopo il clamoroso incidente di Baku e, più in generale, dopo un avvio di stagione tribolato, non saranno ammessi passi falsi. Senza dimenticare il duo finlandese Valtteri Bottas e Kimi Raikkonen. Il primo, per esempio, ha mancato i successi di Shanghai e Baku per pure caso, mentre il secondo sta guidando la sua Ferrari come non gli capitava da tempo. Sarà un weekend catalano davvero bollente. Vedremo quale sarà il verdetto che uscirà dal Montmelò. Una pista che non sbaglia mai. Chi vince qui, infatti, può vincere ovunque.
ALBO D’ORO GP SPAGNA
La tradizione recente dice Mercedes, con tre vittorie negli ultimi quattro anni (il poker non è arrivato per il già citato incidente del 2016) mentre la Ferrari ha trionfato in una sola occasione (Fernando Alonso 2013) nelle ultime nove edizioni. Il periodo d’oro della “Rossa” si è vissuto tra il 2001 e 2008 con ben sei successi (quattro per Michael Schumacher che, con sei globali, è nettamente il recordman) uno per Felipe Massa e uno per Kimi Raikkonen. Alle spalle di Schumacher, dunque, troviamo quattro piloti con 3 vittorie: Jackie Stewart, Nigel Mansell, Alain Prost e Mika Hakkinen, mentre a 2, tra gli altri, troviamo Fernando Alonso, Kimi Raikkonen, Ayrton Senna e Lewis Hamilton.
CLASSIFICA GENERALE MONDIALE F1 2018
1 | GBR | MERCEDES | 70 | |
2 | GER | FERRARI | 66 | |
3 | FIN | FERRARI | 48 | |
4 | FIN | MERCEDES | 40 | |
5 | AUS | RED BULL RACING TAG HEUER | 37 | |
6 | ESP | MCLAREN RENAULT | 28 | |
7 | GER | RENAULT | 22 | |
8 | NED | RED BULL RACING TAG HEUER | 18 | |
9 | MEX | FORCE INDIA MERCEDES | 15 | |
10 | ESP | RENAULT | 13 | |
11 | FRA | SCUDERIA TORO ROSSO HONDA | 12 | |
12 | DEN | HAAS FERRARI | 11 | |
13 | MON | SAUBER FERRARI | 8 | |
14 | BEL | MCLAREN RENAULT | 8 | |
15 | CAN | WILLIAMS MERCEDES | 4 | |
16 | SWE | SAUBER FERRARI | 2 | |
17 | FRA | FORCE INDIA MERCEDES | 1 | |
18 | NZL | SCUDERIA TORO ROSSO HONDA | 1 | |
19 | FRA | HAAS FERRARI | 0 | |
20 | RUS | WILLIAMS MERCEDES | 0 |
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alessandro.passanti@oasport.it
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