Formula 1
F1, Mondiale 2018: grande equilibrio e valori che mutano da pista a pista. Ma in Canada arriveranno gli aggiornamenti…
Il Mondiale di Formula 1 è quasi giunto a un terzo delle gare in programma e tante cose sono successe fino al GP di Monaco di ieri. La gara di Montecarlo ha visto trionfare Daniel Ricciardo, al secondo successo stagionale al pari di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, rispettivamente primo e secondo nella classifica iridata. Il weekend monegasco ha confermato che il Mondiale di quest’anno vive di equilibri sottilissimi, pronti a cambiare repentinamente da un circuito all’altro.
Sarà così anche in Canada, dove si tornerà in pista tra due settimane. Quello di Montreal sarà un fine settimana atteso da molte scuderie, perché finalmente arriveranno i primi aggiornamenti. È così anche per la Ferrari, che al di là del secondo posto di Vettel (con rammarico visti i problemi avuti da Ricciardo) esce fiduciosa dal weekend appena concluso. La gara di Barcellona aveva infatti rappresentato un colpo duro per il morale del team, tra problemi con le gomme e soprattutto di affidabilità. Le risposte di Montecarlo sono state ampiamente positive: la SF71H è tornata a sfruttare al meglio le coperture Pirelli (con battistrada normale e non ridotto) e Seb non ha avuto problemi al motore.
Un aspetto non di poco conto, perché il tedesco montava ancora la prima power unit, a questo spremuta fino al midollo senza alcun problema. In Canada, infatti, arriverà il secondo motore, già dotato delle evoluzioni previste dai meccanici del Cavallino. In quest’ottica, quindi, il weekend di Montecarlo è stato ampiamente positivo, considerando anche i 3 punti rosicchiati ad Hamilton. Non un bottino consistente, ma in un Mondiale così equilibrato potranno tornare utili.
Ma a sorridere è anche la Mercedes. Quello del Principato era un GP da correre in difesa e tutto sommato l’esito lascia soddisfatti anche Toto Wolff e il suo team. Merito di Hamilton, che in qualifica è riuscito a trarre il massimo dalla W09, difendendo la terza posizione in gara. D’altronde la forza del pilota britannico è sempre stata questa, riuscire a massimizzare il potenziale della vettura in ogni situazione. Una volta superato lo scoglio di Monaco, in Canada potrebbe rivedersi quella Mercedes dominante vista a Barcellona.
Chi sorride più di tutti è probabilmente la Red Bull. Il sorriso è quello di Daniel Ricciardo, che si è finalmente ripreso quella vittoria sfuggita a Montecarlo due anni fa. L’australiano è stato magistrale nella gestione dei problemi della RB14, correndo due terzi di gara senza MGU-H e con conseguenti problemi ai freni posteriori. Con quella di ieri siamo già a due vittorie per Daniel, che ha dimostrato una volta di più che con la giusta monoposto può essere un pilota da titolo. Chissà che non lo sia la RB14. Non sembrava poter rispettare le aspettative di inizio stagione ma piano piano gli ingegneri sembrano aver trovato la quadra. Sempre in attesa di valutare gli sviluppi che arriveranno, soprattutto per quanto riguarda il discusso motore Renault.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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