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F1, Mondiale 2018: le 5 risposte che dovrà darci il Gran Premio di Spagna

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Il Mondiale di Formula Uno 2018 sbarca a Barcellona in vista del Gran Premio di Spagna, una tappa storica ed importante del Mondiale. Sul tracciato catalano, dove si sono disputati anche i test pre-stagionali, capiremo molto sul prosieguo della stagione e saranno da analizzare diversi punti di interesse. Andiamo ad analizzare i più importanti.

1) Hamilton è migliore di Vettel come pilota?

Questa sarà la domanda sulla quale ruoterà tutta la stagione 2018. Quale pilota sarà il migliore tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel e quale, di conseguenza, raggiungerà per primo il quinto titolo iridato in carriera. Al momento ai punti vincerebbe il tedesco della Ferrari che ha centrato tre pole position consecutive e due vittorie, contro una sola partenza al palo per l’inglese a Melbourne e il fortunoso successo di Baku. Ottimi numeri e statistiche che, però, vanno a scontrarsi con la classifica generale che vede l’alfiere della Mercedes al comando, nonostante sia ancora lontano dal suo massimo e da un rapporto ideale con la sua vettura. Sarà un duello avvincente.

2) Ferrari confermerà il vantaggio su Mercedes?

Siamo giunti al quinto appuntamento stagionale di un campionato che, fino ad oggi, ha espresso due grandi novità: la Mercedes non ha più a disposizione un gap di competitività che permette loro di correre e vincere in scioltezza e la Ferrari ha dimostrato, spesso, di essere la vettura da battere. Quest’anno la “Rossa”, partita in sordina, ha messo in mostra una SF71H che sembra non avere difetti. Potente e veloce anche in prova (tre pole per Vettel e due prime file tutte ferrariste nelle prima quattro uscite) e che in gara avrebbe potuto fare percorso netto senza l’intervento delle Safety Car che sono andate a rimescolare, e non poco, le carte in tavola. L’unico aspetto sul quale possono ancora fare meglio è il consumo delle gomme che, per ora, favorisce i rivali della Mercedes. Il team di Brackley ha avuto la grande bravura di capitalizzare al massimo in fatto di punteggio un avvio di stagione opaco e la prima posizione di Hamilton fa vedere loro il bicchiere mezzo pieno. Barcellona è un tracciato sul quale le vetture di Maranello, storicamente, hanno sempre fatto fatica. Confermarsi anche in questo fine settimana leverebbe ogni dubbio sulla bontà della monoposto di Maranello.

3) I test pre-campionato saranno indicativi?

Al Montmelò, com’è ben noto, sono stati disputati gli otto giorni di test invernali che hanno permesso (nonostante l’avvento anche della neve nelle prime giornate) alle scuderie di mettere in cascina migliaia di chilometri importanti per la preparazione delle rispettive macchine. Esperienza che risulterà importante lungo tutto il corso dell’anno e, ovviamente, anche nel GP di Spagna di domenica. I dati raccolti da tecnici ed ingegneri faranno sì che sia quasi impossibile sbagliare il set up delle vetture, ma non sarà tutto rose e fiori. In primo luogo sarà fondamentale valutare le temperature alle quali si correrà. Le previsioni meteo ad oggi parlano di sole e nuvole e colonnina di mercurio attorno ai 18-20°, per cui condizioni differenti rispetto alle ultime edizioni. Il vero ago della bilancia, come sempre, saranno le gomme, per cui un aspetto tutto da scoprire, dopo che a febbraio si girava con la pista attorno ai 10°. La base di partenza per tutti i team sarà ideale, ma le incognite, ovviamente, saranno numerose.

4) Raikkonen riuscirà a non commettere errori?

Un quesito quanto mai importante. Abbiamo ancora negli occhi lo “svarione” di Kimi Raikkonen nel corso del suo ultimo tentativo nel corso del Q3 di Baku. Una perdita della vettura in uscita di curva 16 che è costata al finlandese la pole position e, alla Ferrari, una ennesima prima fila tutta rossa. I risultati si sono visti e, con il senno di poi, acuiscono il rammarico, specialmente di un Vettel costretto a dover rinunciare, ancora una volta, ad una vittoria che sembrava scontata. Kimi Raikkonen, dal canto suo, ha dimostrato di essere davvero in palla in questa stagione e di gradire la SF71H. Tre podi sui quattro GP disputati (è mancato solo a Sakhir, ma non certo per colpe sue) confermano la bontà di questo momento per “Ice Man” che, tuttavia, deve essere perfetto non solo al venerdì, ma anche durante le qualifiche e la gara. Se l’ex Lotus sarà in grado di completare un fine settimana senza errori potrà davvero lottare per il successo finale, anche a Barcellona.

5) Max Verstappen continuerà a fare il ‘bullo di periferia’?

Ormai la lista dei “misfatti” di Max Verstappen si sta allungando in maniera preoccupante. Il giovane talento olandese, purtroppo, sta facendo più notizia per incidenti ed errori piuttosto che per vittorie, pole position oppure lotta per il campionato. Nelle ultime due uscite, dopo gli errori di Melbourne e Sakhir, ha causato altrettanti incidenti. Il primo ha rovinato la gara di Vettel a Shanghai, il secondo ha eliminato sè stesso ed il compagno Daniel Ricciardo a Baku. Errori gravi e pesanti che lo hanno già praticamente estromesso dalla corsa al titolo (Hamilton 70 punti, Verstappen 18) ma, soprattutto, lo stanno rendendo un pericolo pubblico in pista. Un pilota che sta dilapidando un grande talento per una irruenza davvero immotivata. La colpa, tuttavia, non è solo sua. La Federazione ha sempre usato il guanto di velluto nei suoi confronti e non gli ha minimamente fatto capire la linea giusta da seguire. Quanto visto tra Cina e Azerbaijan è inammissibile a certi livelli e deve finire in fretta. Ogni gara con Verstappen è un terno al lotto, per sè e per gli altri. Vedremo se il team sarà stato in grado di spiegare all’olandese come ci si deve comportare quando si corre a 330kmh.

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alessandro.passanti@oasport.it

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