Formula 1
F1, Qualifiche GP Monaco 2018: Ricciardo, un pole da urlo. Vettel in prima fila, Hamilton terzo, Verstappen in fondo
Daniel Ricciardo (Red Bull) conquista una straordinaria pole position nel Gran Premio di Monaco 2018. L’australiano (che non era primo al sabato esattamente da due anni) dopo un weekend praticamente impeccabile, non è stato da meno anche nelle qualifiche odierne, facendo segnare il nuovo record del tracciato più famoso del mondo in 1:10.810 e, quindi, domani scatterà davanti a tutti, meritandosi un vantaggio notevole in una pista sulla quale è quasi impossibile superare. Di fianco a lui in prima fila sarà di scena Sebastian Vettel (Ferrari) che ha saputo fermarsi a 229 millesimi dal tempo monstre del collega della Red Bull.
Seconda fila con Lewis Hamilton (Mercedes) terzo a 422, mentre è quarto Kimi Raikkonen (Ferrari) a 456. Terza fila con Valtteri Bottas (Mercedes) a 631, con al suo fianco Esteban Ocon (Force India) a 1.251. Completano la top ten Fernando Alonso (McLaren) settimo a 1.300, Carlos Sainz (Renault) ottavo, Sergio Perez (Force India) nono e Pierre Gasly (Toro Rosso) decimo.
Daniel Ricciardo, dunque, domani sarà il grande favorito per vincere per la prima volta a Montecarlo, ma senza l’aiuto del suo compagno di scuderia Max Verstappen che, dopo l’incidente della FP3, partirà per ultimo. Buona prova della Ferrari con un Vettel sempre eccellente quando c’è da lottare sui millesimi, mentre Hamilton ha fatto quello che ha potuto con una Mercedes ben distante rispetto a quanto visto a Barcellona. Domani alle ore 15.10 scatterà un Gran Premio di Monaco davvero emozionante.
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LE QUALIFICHE
Q1 – Nella prima parte delle qualifiche a Montecarlo, come sempre, regna il traffico. Tutte le vetture si ritrovano assieme in pista con la necessità di completare diversi tentativi consecutivi per migliorarsi volta dopo volta. Per questo motivo, mettere a segno un giro “pulito” è quasi utopia. Dalla lotteria dei primi 18 minuti emerge ancora una volta Daniel Ricciardo con un interessante 1:12.013, davanti a Sebastian Vettel a 402 millesimi, Valtteri Bottas a 421 e Lewis Hamilton a 447. Quinte e settime le due McLaren con Stoffel Vandoorne a 450 e Fernando Alonso a 644, mentre tra di loro si è classificato Kimi Raikkonen a 626. Subiscono il taglio, invece, Brendon Hartley (Toro Rosso) che, dopo un fine settimana positivo ha mancato la qualificazione per 114 millesimi nei confronti di Nico Hulkenberg (Renault), Marcus Ericsson (Alfa Romeo Sauber), Lance Stroll (Williams), Kevin Magnussen (Haas) e Max Verstappen. L’olandese, infatti, dopo l’incidente all’uscita delle Piscine nella FP3 non è stato in grado di prendere parte alla sessione. Il suo “botto”, avvenuto in chiusura del turno del mattino, ha costretto il suo team ad una vera e propria corsa contro il tempo. Una impresa che, tuttavia, non è avvenuta anche per colpa della sostituzione del cambio (che avrebbe comunque costretto il classe 1997 a partire con cinque posizioni di penalità) che ha fatto perdere ulteriori minuti ai meccanici della Red Bull. Un errore che dunque, alla lunga, è risultato pesantissimo e che lo estromette già ora da ogni sogno di gloria domani in gara.
Q2 – Le Mercedes provano (uniche del lotto) a qualificarsi con le UltraSoft (dopo aver messo in mostra problemi notevoli di graining con le Hypersoft nelle simulazioni di passo gara) ma scartano l’idea dopo il primo tentativo. Le due “Frecce d’argento” si salvano senza problemi con le gomme marchiate di rosa, ma il miglior crono lo fa segnare ancora Daniel Ricciardo in 1:11.278 con Kimi Raikkonen a 113 millesimi, Sebastian Vettel a 240, quindi Lewis Hamilton a 306 e Valtteri Bottas a 724. Sesto Esteban Ocon (Force India), settimo il suo compagno Sergio Perez, ottavo Fernando Alonso (McLaren), nono Carlos Sainz (Renault) e decimo Pierre Gasly. Non centrano la Q3, invece, Nico Hulkenberg (out per 98 millesimi), Stoffel Vandoorne, Sergey Sirotkin (Williams), Charles Leclerc (Alfa Romeo Sauber) e Romain Grosjean (Haas).
Q3 – Gli ultimi dieci minuti vedono Daniel Ricciardo mettere subito le cose in chiaro, facendo segnare 1:10.810 che sarà poi la pole position (nel secondo tentativo lo sfiorerà per pochi millesimi). Alle sue spalle Lewis Hamilton precede di tre millesimi Sebastian Vettel e di sei Kimi Raikkonen, ma il tedesco della Ferrari nel secondo giro migliora nettamente e lo scalza dalla prima fila. Per andare a riprendere Ricciardo, invece, è un’altra storia. L’australiano è l’unico a scendere sotto il muro dell’1:11 e centra una meritatissima pole (che gli mancava proprio da Monaco 2016).
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alessandro.passanti@oasport.it
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