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F1, Test Barcellona 2018: Ferrari, c’è già l’occasione per rifarti! In settimana si gira ancora al Montmelò

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Il GP di Spagna è andato decisamente al di sotto delle aspettative per la Ferrari. Sebastian Vettel ha chiuso al quarto, con una strategia che farà discutere, mentre Kimi Raikkonen è stato costretto al ritiro da un problema alla power unit, il secondo nel corso del weekend e nonostante il cambio di ben tre elementi dopo la giornata di venerdì. Il campanello d’allarme ha suonato in maniera decisamente forte.

A Barcellona la Ferrari è tornata ad inseguire la Mercedes. L’avvio di stagione ci aveva detto che la SF71H era performante e il pacchetto 2018 di qualità, capace di adattarsi ad ogni pista e ad ogni condizione. Oggi, però, la Rossa è tornata sulla terra. Il circuito era ed è decisamente favorevole alle Frecce d’Argento, ma le prove e le qualifiche avevano fatto ben sperare. In gara, invece, la Ferrari non è mai stata al livello della W09, tornata perfetta. Vettel ha dovuto difendersi da Bottas, senza riuscire mai ad impensierire Hamilton, che è ora volato a +17 nel Mondiale. Il campionato è ovviamente lungo e c’è ancora tanto da correre, ma gli uomini di Maranello devono necessariamente correre ai ripari.

L’occasione sarà già martedì, quando comincerà una due giorni di test al Montmeló di vitale importanza per il prosieguo della stagione. Saranno due sessioni fondamentali, con condizioni decisamente differenti rispetto a quelle dei test di marzo, quando il gelo aveva fortemente limitato il lavoro delle scuderie.

Il primo aspetto da chiarire è l’affidabilità. Non era stata un problema fin qui, ma il ritiro di Raikkonen ha sollevato più di un dubbio sulla tenuta del motore della SF71H. Kimi montava ancora il primo elemento di tutte le componenti. L’anomalia di venerdì aveva già preoccupato, perché ha privato la power unit di circa 1000 km, in una stagione in cui dovrà avere una vita molto lunga. Quella di oggi, poi, ha fatto sfociare la preoccupazione in agitazione, perché nel frattempo sulla vettura del finlandese era stata già montata la seconda power unit.

Su questo gli uomini del Cavallino dovranno lavorare, sia in pista, per capire quando e come attuare una configurazione più spinta, sia in fabbrica. La velocità c’è e anche a Barcellona, nonostante tutte le chiacchiere sulle gomme, le Rosse sono state velocissime, con Vettel che ha avvicinato la pole addirittura con la mescola più dura, sintomo dei passi in avanti fatti dalla SF71H. Il Mondiale, però, si vince anche con la continuità e in questo Hamilton è maestro. I valori si sono ribaltati rispetto all’avvio di stagione: nei test di Barcellona sarà la Ferrari a dover rimescolare ancora una volta le carte.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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