Ciclismo
Giro d’Italia 2018: Chris Froome pagherà gli sforzi di oggi nella tappa decisiva di Cervinia? C’è il precedente dello Zoncolan, Dumoulin ci crede ancora
Il Giro d’Italia 2018 non è ancora finito. Oggi Chris Froome ha realizzato un’impresa leggendaria. Il britannico dopo un’azione in solitaria di oltre 80 km è andato a trionfare sul traguardo di Bardonecchia, ribaltando la classifica generale e conquistando la Maglia Rosa. Domani ci sarà però un altro tappone alpino durissimo e considerando che Froome ha un vantaggio di 40” su Tom Dumoulin, nulla è ancora scritto.
La frazione di Cervinia presenta infatti oltre 4000 metri di dislivello negli ultimi 85 chilometri di corsa. Si scaleranno in successione Col Tsecore e Col Saint Pantaleon prima dell’ascesa finale di Cervinia. Tre salite lunghe, sono infatti tutte superiori ai 16 km e dure, che potranno fare grande differenza. L’enorme sforzo accumulato oggi risulterà poi determinante. Infatti, considerano anche il tempo di defaticamento odierno, i corridori torneranno in sella dopo 15 ore, visto che la partenza da Susa è fissata alle 10.10. Un tempo di recupero quindi minimo e le scorie odierne potrebbero rimanere nelle gambe, andando a modificare i valori in campo.
Froome potrebbe quindi rischiare di pagare gli sforzi di oggi, considerano che gli è già successo dopo lo Zoncolan. Il capitano del Team Sky era già stato infatti grande protagonista nella quattordicesima tappa, quando domò il Mostro, trionfando in solitaria. Il giorno dopo si staccò però a sorpresa sulla salita di Costalissoio e arrivò al traguardo di Sappada con un minuto e mezzo di ritardo dalla testa, pagando così l’enorme dispendio energetico del giorno precedente. Dumoulin può ancora credere nella vittoria e sulle salite di domani proverà a mettere in difficoltà il rivale e tentare di ribaltare ancora una volta la situazione in questa pazza Corsa Rosa.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: POOL (c) Getty-TDW/LaPresse – Comunicato Rcs