Ciclismo
Giro d’Italia 2018: Chris Froome, un Dio diventato mortale. Quanta fatica sull’Etna, non è quello del Tour
Il Giro d’Italia non è il Tour de France: ora Chris Froome lo ha davvero capito. Dopo la caduta nella ricognizione della cronometro di Gerusalemme, dopo le difficoltà patite nella lotta contro le lancette in Israele e dopo aver perso secondi preziosi anche sullo strappo conclusivo di Caltagirone, il keniano bianco non è riuscito a brillare sull’Etna, ha sofferto pesantemente le pendenze che conducevano all’Osservatorio Astrofisico, non è riuscito a leggere bene la corsa come invece aveva sempre fatto alla Grand Boucle.
Semplicemente le condizioni di gara sono davvero troppo diverse. In territorio transalpino era abituato a controllare in lungo e in largo con il suo Team Sky, era solito gestire bene le ascese sfruttando un’ottima condizione di forma e delle pendenze a lui più congeniali dove le sue frullate potevano fare la differenza. Sulle nostre strade ci sono dinamiche ben differenti, le salite sono decisamente più impegnative e con pendenze più incisive, tanto che il britannico non riesce a spiccare il volo: oggi si è subito staccato quando Tom Dumoulin e Domenico Pozzovivo hanno accelerato, poi è stato bravo a rientrare con il suo rapportino e a limitare i danni giungendo al traguardo insieme agli altri big ma è indubbio che questo non è il Chris Froome che siamo stati abituati ad ammirare negli ultimi cinque anni, semplicemente non è il fenomeno che ruggiva al Tour de France mandando in crisi tutti i rivali e facendo terra bruciata attorno a sé.
Sull’Etna il 32enne è sembrato quasi spaesato e soprattutto con una gamba non all’altezza della situazione, ha sofferto tantissimo e la sua forma è lontana anni luce dai giorni migliori. Ha dovuto correre sulla difensiva come gli era capitato poche volte in carriera. Semplicemente il Dio dominatore delle grandi corse a tappe, vincitore di tre Tour de France consecutivi e della Vuelta 2017, è diventato mortale e decisamente alla portata di tutti i suoi avversari.
Chris Froome riuscirà a risorgere nel weekend quando si scaleranno il Santuario di Montevergine e soprattutto Campo Imperatore? Rivedremo la stella degli ultimi anni ai suoi massimi fasti oppure è davvero questa la sua condizione attuale? Il fine settimana potrebbe essere già decisivo per le sorti del suo Giro d’Italia. Il caso salbutamolo ha minato le sue certezze? Lui nega ma la strada sta dando ben altre risposte.
Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs
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