Ciclismo
Giro d’Italia 2018, classifica generale riaperta! In 4 per la vittoria finale! I dubbi di Yates, Dumoulin è vicino. Pozzovivo e Froome: serve l’attacco da lontano…
Cosa rende il Giro d’Italia così speciale? Il fatto che riesca a sorprenderti quando meno te l’aspetti. Per quanto visto nelle tappe di montagna e per come si è difeso egregiamente nella cronometro di Rovereto, il successo finale appariva saldamente nelle mani del britannico Simon Yates (Mitchelton Scott). Oggi, tuttavia, sulla non irresistibile salite di Pratonevoso, unica difficoltà di una tappa per il resto completamente pianeggiante, la maglia rosa ha pagato per la prima volta dazio. Il 25enne prima ha risposto con apparente facilità all’allungo di Tom Dumoulin. Sulla successiva rasoiata di Chris Froome è rimasto però a corto di fiato. E’ andato in apnea, pagando ben 27″ in appena un chilometro. Una crisi vera e propria, alla vigilia dei due tapponi che decideranno la Corsa Rosa.
Yates ha vissuto la classica ‘giornata no’, oppure la prestazione odierna rappresenta un pericoloso campanello d’allarme di una condizione di forma in calo? Le sensazioni, di sicuro, non sono positive. Il ciclista d’Oltremanica, sebbene vanti un settimo posto al Tour de France, paga in termini di esperienza nei confronti degli avversari diretti. Non si è mai trovato a dover gestire una leadership in una terza settimana di un Grande Giro; inoltre, sino ad ora, ha speso moltissime energie, attaccando ogni volta che ha potuto per guadagnare secondi nei confronti di Dumoulin. Sarà riuscito a gestirsi al meglio oppure il fisico inizia a presentare il conto delle fatiche profuse? Probabilmente la corsa di Yates si deciderà domani tra Colle delle Finestre, Sestriere e Jafferau, quando il britannico si ritroverà sotto assedio.
Tom Dumoulin è tornato quasi a sorpresa in corsa per la vittoria. La salita odierna, come Oropa nell’edizione del 2017, si adattava benissimo alle doti di passista scalatore dell’olandese. Ora la maglia rosa è distante appena 28 secondi, un divario da colmare sul terreno per lui più indigesto: le salite lunghe e dure. Sul Colle delle Finestre, 18,5 km al 9,2% di pendenza media, il capitano del Team Sunweb dovrà difendersi, come accaduto sullo Zoncolan. Non è escluso però che possa anche guadagnare terreno su Yates salendo con il proprio passo.
La crisi improvvisa della maglia rosa ha rimesso tutto in discussione, a tal punto che ora diventano addirittura quattro i corridori in lizza per la vittoria finale. Domenico Pozzovivo sta disputando il Giro della vita, supportato non solo una ‘gran gamba’, ma anche da un sagace acume tattico. Sinora ha badato solo a difendere il podio, da domani gli scenari potrebbero addirittura mutare. Il lucano, scalatore puro, potrebbe digerire meglio le ultime salite alpine rispetto a Dumoulin; e se Yates dovesse confermare le difficoltà palesate oggi…
Attenzione poi a Chris Froome. 3’22” di ritardo sembrano tantissimi, ma non lo sono per un fuoriclasse capace di vincere ben quattro Tour de France in carriera. Già sullo Zoncolan ha mostrato di cosa è capace. Possiede resistenza, classe ed una squadra straordinaria per provare a ribaltare la classifica. Sulla carta, è il più forte per tappe come quella di domani e sabato, Non è escluso che il keniano bianco possa decidere di muoversi sin dal Colle delle Finestre, quando mancheranno più di 70 km all’arrivo. Come avrete capito, può ancora succedere di tutto. Per questo il Giro d’Italia è così speciale.
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