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Ciclismo
Giro d’Italia 2018, come stanno i favoriti per la vittoria? La condizione di forma dei big
Il Giro d’Italia 2018 arriva al secondo giorno di riposo, dopo un fine settimana sugli Appennini che ha dato le prime vere indicazioni su chi potrà conquistare la Maglia Rosa. La classifica generale, dopo tre arrivi in salita, ha iniziato a delinearsi, tra conferme e sorprese. Andiamo quindi ad analizzare la condizione di forma dei favoriti per la vittoria del Giro 101.
Il corridore più brillante in salita è stato Simon Yates, che veste infatti il simbolo del primato. Il britannico non era tra i favoriti assoluti della vigilia, ma sta dimostrando sulla strada di poter ambiare al successo. La condizione del corridore della Mitchelton-Scott è davvero eccezionale, infatti la sua pedalata in salita è apparsa sempre agile, con la capacità di fare dei cambi di ritmo come nessun altro. I test dell’Etna e del Gran Sasso sono stati superati con il massimo dei voti, ora bisognerà vedere se farà altrettanto sulle grandi salite di questa edizione.
La formazione australiana può gioire anche per Esteban Chaves, che si trova alle spalle del compagno di squadra in classifica. Anche il colombiano è supportato da una grande condizione e sembra essere tornato quello del Giro del 2016, quando lottò fino all’ultimo con Vincenzo Nibali per il successo. Dopo la splendida vittoria sull’Etna, si è confermato tra i migliori a Campo Imperatore e, considerano i precedenti, ha sicuramente le qualità per arrivare al top anche negli ultimi tapponi alpini.
Alla partenza di questo Giro si sono presentati in grande forma anche il francese Thibaut Pinot e il nostro Domenico Pozzovivo, protagonisti al Tour of the Alps, e hanno confermato le buone sensazioni anche in questa prima parte di corsa. Pinot è salito sul podio in tutti e tre gli arrivi in salita, ma non è riuscito a trovare il guizzo nel finale per cogliere la vittoria di tappa. Lo scalatore lucano invece non ha mai affondato davvero il colpo, che potrebbe però arrivare nelle prossime tappe.
Passiamo quindi al vincitore del 2017, l’olandese Tom Dumoulin, che non è sembrato nella migliore condizione possibile, ma si è difeso comunque egregiamente in salita. Lo scorso anno aveva mostrato una gamba migliore in ascese come quelle affrontante fino ad ora, ma grazie alla grande prestazione nella cronometro di Gerusalemme si trova a soli 38” dalla Maglia Rosa. Dumoulin resta quindi tra i grandi favoriti e potrebbe aver impostato la preparazione per arrivare al top nella seconda metà di corsa.
I corridori che hanno mostrato la condizione peggiore in queste prime nove tappe sono invece Chris Froome e Fabio Aru. Entrambi erano tra i favoriti assoluti alla vigilia, ma fino ad ora sono stati respinti dalle salite. Il britannico sembra irriconoscibile e oltre a staccarsi in salita, è caduto anche due volte, nella ricognizione della cronometro di Gerusalemme e sulla salita di Montevergine, che potrebbero farsi sentire anche nelle prossime tappe. Il sardo è invece sembrato completamente fuori forma, a causa probabilmente di una preparazione sbagliata che, visto il grave distacco già accumulato, rischia di compromettere il principale obiettivo stagionale. Discorso simile per il colombiano Miguel Angel Lopez, che potrebbe però rifarsi sulle durissime salite della seconda parte.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Comunicato stampa RCS – LaPresse – Ferrari