Ciclismo
Giro d’Italia 2018, diciannovesima tappa Venaria Reale-Bardonecchia: il tappone devisivo! Colle delle Finestre e Jafferau, tutti contro Yates!
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Un tappone, di quelli veri. La diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2018 si propone come frazione decisiva dell’edizione numero 101 della corsa rosa. Tanta salita e soprattutto un Colle delle Finestre molto distante dal traguardo che potrebbe consentire grande selezione e attacchi anche da lontano, fondamentali per ribaltare eventualmente la classifica. Una giornata tutta da seguire, di cui andiamo a scoprire tutti i segreti.
Percorso
Fin dalla partenza la strada inizia a salire gradualmente verso il primo GPM di giornata, il Colle del Lys (13,4 km al 4.1%): ascesa su cui si potrebbe staccare la prima fuga di giornata. Discesa veloce per entrare nella valle della Dora Riparia, in cui è posto il primo traguardo volante a Sant’Antonino di Susa. Al km 94 la tappa entra nel vivo con l’inizio della scalata al Colle delle Finestre, che con i suoi 2178 metri sarà la Cima Coppi di questo Giro 2018. Una salita durissima che misura 18 km, presenta ben 45 tornanti e ha una pendenza sempre costante attorno al 9,2%. Oltre a ciò gli ultimi 9 km sono tutti su strada sterrata, a rendere ancora più difficile questa ascesa che è attesa protagonista della tappa e dell’intera corsa. Discesa tecnica molto impegnativa per arrivare al traguardo volante di Pragelato, dove inizierà la salita del Sestriere (9,5 km al 5.3%), molto pedalabile e dove rimanendo da soli si potrebbero finire le energie. Segue poi un una lunga discesa fino a Oulx e poi un tratto di falsopiano che porta in autostrada fino a Bardonecchia, dove inizierà la salita finale dello Jafferau. Anche questa è un’ascesa molto dura, sono 7 km con una pendenza costante tra il 9% e il 10% e una rampa finale di 500 metri al 12%. Una tappa che metterà a dura prova la resistenza dei corridori e in cui si potrebbe decidere la Maglia Rosa di questa edizione.
Favoriti
Fuga? O se la giocheranno i big? Tra questi, difficile individuare un favorito, data anche la piccola crisi del britannico Simon Yates nella frazione di ieri. La maglia rosa ha perso contatto nel finale, situazione che in una tappa come questa potrebbe condannarlo a perdere diversi minuti in classifica. Fino alla crono, però, era sembrato il più forte in corsa e una difficoltà passeggera potrebbe non influire sulla sua tappa e sul suo Giro. Tom Dumoulin e Chris Froome potrebbero essere dotati della forza e del fondo per esprimersi al meglio, ma ancora di più sembrano in palla Miguel Angel Lopez (che però è tutto da testare) e Domenico Pozzovivo, che sembra, forse, il più forte del lotto. In caso di fuga ci aspettiamo all’attacco sicuramente Giulio Ciccone e Fabio Aru, in cerca di riscatto.
Altimetria
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gianluca.santo@oasport.it
Disegno a cura di Angelo Giacovazzo