Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Elia Viviani: un poker che lo consacra definitivamente anche su strada

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Il Giro d’Italia 2018 sta consacrando definitivamente Elia Viviani come un campione assoluto anche del ciclismo su strada. Il 29enne di Isola della Scala ha calato oggi il poker, conquistando il successo a Iseo e salendo così a quota quattro vittorie in questa edizione, dopo quelle di Tel Aviv, Eilat e Nervesa della Battaglia. Nelle volate di questo Giro, Viviani ha dimostrato una netta superiorità sugli avversari, confermando così i grandi passi in avanti fatti negli ultimi mesi e riuscendo finalmente ad esprimersi al meglio anche in un Grande Giro.

Viviani aveva già dimostrato negli scorsi anni di essere un fuoriclasse su pista, dove dopo tanti piazzamenti di rilievo realizzò un’impresa mitica alle Olimpiadi di Rio 2016, conquistando la medaglia d’oro. Su strada però l’unico grande acuto risaliva proprio al Giro del 2015, quando si impose nella seconda tappa. Dopo l’oro olimpico, il fuoriclasse veneto sembrava pronto al definitivo salto di qualità anche su strada. Tuttavia nel 2017 non ha avuto di fatto la possibilità di farlo, visto che la sua squadra, il Team Sky, non lo ha fatto partecipare a nessuno dei grandi giri, relegandolo a corse minori. Il secondo posto all’Europeo di Herning, battuto di un soffio da Alexander Kristoff, era stata poi un’ulteriore beffa e la grande vittoria sembrava davvero diventare un tabù.

Poi è arrivata la scelta che ha cambiato tutto, il passaggio alla Quick-Step Floors e la rinascita definitiva. Fin dal Dubai Tour si è capito che Viviani aveva ritrovato fiducia nelle proprie capacità e che le sue doti erano valorizzate al meglio dal treno dei compagni. A questo Giro è arrivato quindi con una grande rabbia e la voglia di dimostrare a tutti il proprio valore e ci è riuscito alla grande. La gestione delle volate è stata davvero perfetta e il veneto ha imparato dai propri errori, riuscendo a trovare il tempismo giusto per partire, per poi poter scatenare la propria esplosività negli ultimi metri. Quattro vittorie al Giro attestano quindi Viviani come uno dei velocisti più forti al mondo, un campione unico, che sa trionfare alla grande sia su pista che su strada.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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