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Giro d’Italia 2018, Fabio Aru: “Le somme le tireremo a Roma. 2’36” sono tanti, ma comunque recuperabili”

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Non è stato l’inizio di Giro d’Italia che Fabio Aru si aspettava. Il sardo ha mostrato una condizione non all’altezza dei suoi avversari ed è arrivato al secondo giorno di riposo con 2’36” di ritardo dalla Maglia Rosa. Proprio sulla salita più dura di questo avvio di corsa, il Gran Sasso, Aru è apparso particolarmente in difficoltà.

Non avevo le gambe, ha commentato sul sito dell’Ansa. “Le somme le tireremo in ogni caso a Roma, assieme alla squadra. Ora è inutile affrettare le conclusioni. In due weekend di Giro d’Italia possono accadere tante cose e verificarsi veri ribaltamenti: 2’36” di ritardo non sono pochi ma nemmeno un’eternità“.

Non perde la fiducia, dunque, il ciclista sardo, tornato protagonista al Giro dopo la rinuncia dello scorso anno. Il suo obiettivo resta quello di far bene. “Ancora non è finita. La mia grinta è quella di sempre. Ieri ho pensato a salvarmi, non ho perso poco, ma qualcosa di più di un minuto non è un dramma. Anche perché il Giro d’Italia è ancora lungo. Ci sono tante tappe che possono cambiare tutto“.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs

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