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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Fabio Aru nelle prime posizioni a Santa Ninfa. Forma in crescita, domani l’esame Etna

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Fabio Aru ha dato ottimi segnali nella tappa odierna al Giro d’Italia. Dopo una pessima cronometro a Gerusalemme e dopo aver concesso altri 6” ieri sullo strappo conclusivo di Caltagirone, oggi il Cavaliere dei Quattro Mori ha pedalato bene ed è rimasto con gli altri big in una frazione tutt’altro che semplice e che nascondeva diverse insidie. Il sardo ha saputo leggere bene le varie situazioni che si sono manifestate nel corso di una giornata lunghissima, ha pedalato sempre nelle prime posizioni ed è arrivato a Santa Ninfa insieme a Chris Froome, Tom Dumoulin, Domenico Pozzovivo (in grande spolvero).

Si attendevano delle risposte da parte del capitano della UAE Emirates che non ha deluso le aspettative. Doveva limitare i danni e lo ha fatto con grande piglio, la sua pedalata è sembrata di qualità e l’atteggiamento quello corretto: il sardo non ha riscontrato difficoltà e può guardare con più ottimismo alla tappa di domani, quella più attesa in questo avvio di Corsa Rosa. Fabio Aru vuole infatti essere uno dei grandi protagonisti sull’Etna dove è posto il primo arrivo in salita: l’ascesa conclusiva è terribile, 15 chilometri con pendenze che toccano anche il 16%, poco vento, carreggiata stretta nell’ultimo tratto e possibilità di attaccare per fare la differenza. Non ci si può più nascondere, dopo la battaglia contro le lancette in Israele è arrivato il momento di scoprire le carte nel primo vero scontro diretto tra tutti i pretendenti per la maglia rosa.

La forma del 27enne sembra essere in crescita e la prova del nove sul vulcano siciliano non andrà fallita. Tutta l’Italia si aspetta una lezione importante di ciclismo da parte sua, questa è una salita nelle sue corde, un’asperità che si sposa al meglio con le sue caratteristiche: può fare ritmo, può piazzare lo scatto, può mettere in difficoltà i rivali. Domani capiremo davvero come sta Fabio Aru e quali possono essere le sue ambizioni in questo Giro d’Italia: avrà la forza di attaccare Chris Froome, Tom Dumoulin e compagnia? Avrà l’energia giusta per mostrare i muscoli e spaventare i rivali? Avrà la gamba vista lo scorso anno nella prima metà di Tour de France quando metteva in crisi il keniano bianco e faceva sognare un’intera Nazione? Quesiti importanti a cui la scalata dell’Etna saprà rispondere: il primo arrivo in salita di una grande corsa a tappe ha sempre fatto selezione ed è sempre risultato decisivo per le sorti della classifica generale. Chi vuole festeggiare all’ombra del Colosseo non può tirarsi indietro, è arrivato il momento di battere un colpo e il Cavaliere dei Quattro Mori vuole provare a graffiare.

 





Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs

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