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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, gerarchie ben consolidate in classifica. Yates-Dumoulin per la vittoria e Pinot-Pozzovivo per il podio?

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Siamo a metà del Giro d’Italia 2018 ma le gerarchie sembrano essersi già delineate. La tappa odierna ha chiarito ulteriormente gli ultimi dubbi: a lottare per la maglia rosa di Roma saranno Simon Yates e Tom Dumoulin. Oggi il britannico ha attaccato sullo strappo conclusivo di Osimo sorprendendo l’olandese che però gli è rimasto in scia e ha contenuto il distacco al minimo. Il capitano della Mitchelton-Scott, capace di bissare il successo di Campo Imperatore, ha ribadito il proprio strapotere e ha rafforzato la maglia rosa con 47” di vantaggio sul rivale più diretto.

Simon Yates è però spaventato dalla cronometro di Trento: 35 chilometri in cui il vincitore della passata edizione del Giro d’Italia può anche guadagnargli un paio di minuti. La sensazione è che molto si deciderà sabato pomeriggio sul terribile Zoncolan: Yates forse ne ha di più in salita mentre la Farfalla sarà chiamato a limitare i danni prima di scatenarsi nella lotta contro le lancette. E dopo martedì i due big potrebbero essere molto vicini tra loro, chiamati a darsi battaglia sulle ultime asperità previste nelle tappe del Colle delle Finestre e di Cervinia, con tantissime salite che decideranno chi salirà sul gradino più alto del podio nella Capitale.

Thibaut Pinot e Domenico Pozzovivo sono distaccati di 1’04” e 1’18”. Il divario non è elevato, entrambi pagheranno sicuramente dazio nella cronometro ma c’è tanto spazio in salita per provare a insidiare i due rivali anche se la sensazione è che il francese e l’italiano lotteranno per il terzo gradino del podio. Entrambi stanno attraversando un ottimo stato di forma e hanno tutte le carte in regola per provare a piazzare il colpaccio della vita.

Chris Froome sembra essere uscito dalla lotta per le posizioni che contano (ha 3’20” di ritardo e uno stato di forma non all’altezza), Fabio Aru è invece a 3’10” dal leader ma sembra essere in ripresa: il Cavaliere dei Quattro Mori avrà l’energia per inventarsi qualcosa sullo Zoncolan e per lottare nella terza settimana? Non va dato per morto il keniano bianco ma sembra davvero troppo lontano dalla forma dei giorni migliori per poter firmare un’impresa.

 





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