Ciclismo
Giro d’Italia 2018, la squadra il punto debole di Fabio Aru? Incognita UAE Emirates, basterà Atapuma?
“La squadra non è sguarnita, ve l’assicuro. In salita con me ci sarà sempre Atapuma, poi mi aspetto un grande supporto da Valerio Conti. Ha gareggiato poco per infortunio ma sta raggiungendo un’ottima condizione“. Fabio Aru si fida ciecamente della sua UAE Team Emirates in vista della partenza del prossimo Giro d’Italia 2018, che scatterà venerdì con una cronometro individuale in quel di Gerusalemme: l’obiettivo del sardo è ovviamente quello di puntare dritto alla Maglia Rosa, serviranno tutti i migliori ingredienti per riuscirci.
Per quanto riguarda i Grandi Giri non si può fare a meno di una squadra fortissima per provare a portare a casa il successo: dopo sei anni in casa Astana Aru ha deciso di cambiare aria, passando proprio nel team degli Emirati Arabi. Il campione italiano, sulla carta, non avrà a disposizione una rosa del livello di quella del Team Sky: Chris Froome, grande favorito della Corsa Rosa, può contare su gregari del calibro di Sergio Henao, Wout Poels e David De La Cruz, che in qualunque altra compagine molto probabilmente sarebbero capitani e potrebbero puntare addirittura al podio in classifica generale.
Come detto proprio dal sardo, la spalla più importante sarà il colombiano Darwin Atapuma: uomo fidato, che spesso e volentieri è rimasto con i migliori fino alle ultime salite nelle corse alle quali ha partecipato. Jan Polanc e Diego Ulissi possono fare un gran lavoro nelle tappe miste: il toscano ha grandissime qualità per poter addirittura provare a lanciare Aru. Non dovrebbero invece esserci problemi per quanto riguarda le frazioni pianeggianti: Manuele Mori, Marco Marcato e Vegard Laengen sono dei luogotenenti di livello altissimo, passisti che possono aiutare al meglio il campione d’Italia verso il sogno in rosa. La qualità non sarà quella dei grandi squadroni internazionali, ma le possibilità per fare bene ci sono.
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Foto: Comunicato Stampa UAE Emirates – Lorenzo Fizza Verdinelli