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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, la tappa di domani Tolmezzo-Sappada. Le fatiche dello Zoncolan, distacchi importanti in arrivo

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Dopo 13 tappe corse quasi in controllo, la reazione di Simon Yates dopo l’arrivo in vetta allo Zoncolan può essere esplicativa della fatica fatta dai corridori per arrivare in vetta. Il britannico in maglia rosa, transitato sul traguardo ad una manciata di secondi da Chris Froome, si è seduto appoggiandosi alle barriere dopo il traguardo, evidentemente stravolto da un ultimo chilometro corso tutto in apnea per provare a chiudere un buco di circa 10 secondi che lo separava dal connazionale, poi vincitore sul Kaiser. Tutta questa fatica, fatta da Yates ma anche da tutti gli altri, potrebbe riflettersi nella frazione di domani, 176 chilometri da Tomezzo a Sappada.

Una tappa che, probabilmente, nasconde più pericoli di quanti ne faccia intendere. Domani i corridori dovranno affrontare un totale di 176 chilometri con 4 Gpm, 3 dei quali concentrati negli ultimi 74 chilometri. Tre salite di seconda categoria, vero, ma non per questo vanno prese sotto gamba. Il Passo di Sant’Antonio, probabilmente il più duro, presenta 6-7 chilometri sempre attorno al 10%, pendenze che non sono da Zoncolan ma che permettono comunque di fare una certa selezione, specialmente se qualcuno non sarà riuscito a recuperare nel migliore dei modi dalla tappa di oggi. Negli ultimi 80 chilometri non c’è un metro di pianura e la tappa si presta anche ad azioni tattiche con la squadra, per provare ad isolare gli avversari già lontano dal traguardo nel caso qualcuno sentisse le gambe buone.

In questo senso, forse per la prima volta in questo Giro d’Italia, usciranno le doti di recupero dei corridori, che saranno fondamentali nella terza settimana. Se fino ad ora gli uomini di classifica si sono sfidati su prestazioni pure piuttosto isolate (Etna, Campo Imperatore, Osimo e Zoncolan), per la prima volta affronteranno un back-to-backche pur senza sconvolgere gli equilibri potrebbe comunque spostarli, indicando un trend che potrebbe rivelarsi preziosissimo per leggere l’andamento della terza settimana. Tante salite in rapida successione e pendenze: forse mancano i grandi passi per definire la giornata di domani come un tappone ma spesso e volentieri sono proprio queste le frazioni che suggeriscono il maggiore spettacolo. Pensando anche alle tossine della Zoncolan e ad una situazione di classifica in cui tutti hanno interesse a guadagnare. Il Giro d’Italia, finalmente, è iniziato davvero.





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