Ciclismo
Giro d’Italia 2018, la tappa di oggi Agrigento-Santa Ninfa: Fabio Aru e Chris Froome, obiettivo difendersi in vista dell’Etna
La Agrigento-Santa Ninfa è una delle tappe più insidiose di questo avvio di Giro d’Italia 2018. La quinta frazione che si correrà oggi non deve assolutamente essere sottovalutata dagli uomini di classifica che dovranno stare molto attenti se vorranno evitare di perdere secondi preziosi. Il secondo appuntamento in Sicilia sarà particolarmente importante nella lotta per la maglia rosa e ci darà ulteriori indicazioni sullo stato di forma dei vari pretendenti al titolo dopo quanto già visto ieri sullo strappo finale di Caltagirone dove Dumoulin è riuscito a guadagnare 6” a Fabio Aru e ben 17” a Chris Froome.
Proprio le due stelle della Corsa Rosa dovranno difendersi oggi in vista della sesta tappa, quella che domani porterà il gruppo in cima all’Etna: il primo arrivo in salita rappresenta sempre uno snodo cruciale in ogni corsa a tappe e il traguardo posto all’ombra dell’Osservatorio Astrofisico non farà eccezione. Domani sono previsti ben 15 chilometri di ascesa finale con pendenze che toccano anche il 16%, poco vento, carreggiata stretta nel tratto conclusivo e possibilità per fare la differenza. In sostanza è una salita molto adatta alle caratteristiche del keniano bianco e del Cavaliere dei Quattro Mori che però dovranno limitare i danni oggi per arrivare ancora più motivati e convinti alla prima vera prova del nove di questo Giro d’Italia.
La Agrigento-Santa Ninfa, lunga 153 chilometri, assomiglia a una Classica con un percorso particolarmente ondulato e mosso che potrebbe premiare determinati corridori come Tom Dumoulin il quale potrebbe ulteriormente guadagnare qualcosina sui rivali come è accaduto ieri. I primi 60 chilometri sono un continuo saliscendi senza respiro, mangia e bevi continui che si faranno sentire nelle gambe. Nel tratto centrale due GPM non molto impegnativi (Santa Margherita di Belice, tre chilometri al 4% e Partanna, sette chilometri pedalabili). La miccia potrebbe accendersi a Poggioreale, 5 chilometri al 5% di media, trampolino di lancio perfetto per chi ha coraggio. Dalla vetta una brevissima discesa e un piccolo tratto in falsopiano ascendente lanceranno i ragazzi a 12-13 km dal traguardo. Attenzione agli ultimi 2000m che saranno tutti in salita: 1200m con pendenze al 6% (ma una punta al 12%), più dolci gli ultimi 800m con anche una contropendenza e 100m finali pianeggianti.
Il percorso non sembra dunque sposarsi al meglio con le doti di Chris Froome e Fabio Aru che dovranno correre sulla difensiva, provare a contenere il distacco dal vincitore della passata edizione (che ormai rasenta il minuto) e prepararsi al meglio in vista della battaglia sull’Etna: lì capiremo davvero chi avrà le forze per puntare alla maglia rosa di Roma.
Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs
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