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Giro d’Italia 2018, Fabio Aru: “Attaccherò quando avrò l’occasione”. Simon Yates: “Devo essere continuo”

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Spezzata l’egemonia di Elia Viviani. Sam Bennett ha vinto la settima tappa del Giro d’Italia 2018 da Pizzo Calabro a Praia a Mare, regalando alla Bora-Hansgrohe la prima vittoria nell’edizione numero 101 della corsa rosa. Come di consueto i corridori hanno rilasciato le prime dichiarazioni ai microfoni Rai.

Questo il commento di Bennett poco dopo aver conquistato il successo: ”Sono molto felice, sono andato molto vicino molte volte alla vittoria e finalmente oggi è arrivata. I ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico e voglio ringraziare tutta la squadra. È stato difficile prendere la ruota di Viviani perché tutti volevano quella posizione, ho avuto la pazienza di aspettare fino agli ultimi metri prima di far partire lo sprint”.

Simon Yates (Mitchelton-Scott), invece, ha passato la prima tappa indossando la maglia rosa: ”Un giorno ottimo, una fuga buona è andata via subito quindi è stata una giornata abbastanza tranquilla fino al finale molto nervoso. Per domani vedremo se ci sarà una fuga, non correremo solo con l’intento di vincere la tappa”. Poi ha aggiunto: ”Ieri sono arrivati una decina di corridori alle mie spalle, sono tutti molto pericolosi. Fabio Aru è molto continuo, dovrò esserlo anche io e fare bene a cronometro. Non penso che abbiamo un capitano, abbiamo una squadra fortissima. Siamo due ragazzi molto forti (lui ed Esteban Chaves, ndr) e vedremo cosa succederà”.

Fabio Sabatini, ultimo uomo di Viviani alla Quick-Step Floors, ha spiegato così la sconfitta del proprio capitano: ”Volata difficile, l’ultimo tunnel non era illuminato e abbiamo dovuto fare uno sforzo per rientrare. Ai 600 metri avevamo una buona posizione, ho lasciato Elia a ruota di Modolo ma Bennett è stato più forte. Abbiamo tenuto chiusa la corsa e abbiamo preso punti anche nei traguardi intermedi. Imola è un’altra occasione, cercheremo di vincere altre tappe e di mantenere la maglia ciclamino”.

Ospite al Processo alla tappa, Fabio Aru ha commentato: ”Yates e Chaves sono due corridori molto forti. Penso che entrambi faranno la corsa per rimanere davanti e andranno valutati nelle tre settimane, come era successo con me e Landa al Giro del 2015. Stimo Chaves come corridore, io sono un po’ più indietro di condizione ma il Giro è lungo e magari ci troveremo a battagliare davvero tra qualche tappa. Già ieri ero davanti, le prossime saranno tappe impegnative. Domani saranno 210 chilometri e veniamo da 4 giorni impegnativi. Quando avrò l’occasione e quando sentirò di poter attaccare lo farò. In questi giorni c’era chi stava meglio di me ma il Giro è veramente lungo”.

Forte della sua maglia azzurra è intervenuto anche Esteban Chaves:‘Le prossime sono due tappe molto importanti ma anche oggi non era facile, bisogna rimanere davanti e stare concentrato. Tappe importante per me e per la squadra a Montevergine e Campo Imperatore. Domani? Vediamo, dobbiamo pensare a tenere la maglia rosa, domani e domenica saranno due giornate lunghe. La terza settimana è molto importante e corridori come Aru e Froome possono crescere di condizione”.





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Foto: Twitter Giro d’Italia

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