Ciclismo

Giro d’Italia 2018, le insidie delle tappe in Sicilia. Tra Caltagirone ed Etna, la classifica può scoppiare

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Dopo le prime tre tappe in Israele il Giro d’Italia 2018 inizia il suo attraversamento del Bel Paese e lo fa partendo dalla Sicilia, che ospiterà tre frazioni ricche di insidie. Le prime due hanno infatti tre stellette di difficoltà e pur non presentando salite particolarmente impegnative, sono caratterizzate da continui saliscendi e strappi duri. L’ultima vedrà invece il primo arrivo in salita di questa edizione, con i corridori che dovranno affrontare l’Etna da un versante inedito. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio tutte le insidie delle tappe in Sicilia.

Partiamo dalla quarta frazione, che si svolgerà domani (martedì 8 maggio), con 198 km da Catania a Caltagirone. In questa tappa non c’è un metro di pianura, il percorso infatti presenta un saliscendi praticamente ininterrotto fin dalla partenza. Nella parte centrale ci sono numerosi brevi salite, tra cui due GPM di quarta categoria, che inizieranno ad accumulare fatica nelle gambe dei corridori in vista di un finale durissimo. L’arrivo è posto al termine dello strappo di Caltagirone. Un vero e proprio muro con l’ultimo chilometro che presenta una pendenza media dell’8% e massima del 13%. Qui chi non starà bene potrà pagare gli sforzi della tappa e con uno scatto secco nel finale si potrà guadagnare diversi secondi.

Passiamo quindi a mercoledì con la quinta tappa, 153 km da Agrigento a Santa Ninfa. Prima parte di corsa simile alla precedente, con un mangia e bevi continuo. Il finale nella Valle del Belice ricorda quello di una classica. Negli ultimi 25 km sono presenti due brevi salite che porteranno i corridori verso l’ultimo strappo di giornata, una rampa di 900 metri tra il 6% e il 12%. Terminata questa si entra nell’ultimo chilometro, con un tratto in contropendenza e poi leggera salita fino al traguardo. Nel finale c’è il terreno per fare un’azione, infatti se qualche squadra dei big si metterà a tirare a tutta, resteranno pochi corridori all’imbocco dello strappo finale e lì vedremo allora un confronto diretto tra i favoriti.

Il trittico siciliano si concluderà giovedì 10 con la sesta tappa, 164 km da Caltanissetta all’Etna. Anche in questo caso la prima parte di corsa presenta continui saliscendi, poi ci sarà un tratto di falsopiano per rifiatare prima della salita finale dell’Etna. Il vulcano verrà affrontato da un versante inedito per il Giro, un’ascesa di 15 km con una pendenza media del 6,5%. I tratti più duri sono ai -10 km e ai -5 km con pendenze a doppia cifra fino al 15%. Qui ci sarà modo di sferrare l’attacco decisivo, visto che il finale poi spiana leggermente, con l’ultimo chilometro attorno al 5% che porterà i corridori sul traguardo dell’Osservatorio Astrofisico. Tre tappe che potranno quindi riscrivere completamente la classifica generale e darci un prima importante indicazione su chi potrà conquistare la Maglia Rosa.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Twitter Giro d’Italia

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