Ciclismo

Giro d’Italia 2018: le pagelle dei protagonisti. Tom Dumoulin dominante, molto bene Pozzovivo. Lontani Aru e Froome

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Subito grande spettacolo al Giro d’Italia 2018: ci si attendevano i primi verdetti dalla frazione d’apertura in quel di Gerusalemme (una cronometro individuale di 9 chilometri) e così è stato. Tom Dumoulin ha subito messo la firma in questa Corsa Rosa: vittoria e simbolo del primato per il detentore del titolo. Battuti a pari tempo Rohan Dennis e Victor Campenaerts. Tra i big benissimo Domenico Pozzovivo, lontani invece Chris Froome e Fabio Aru. Andiamo a rivivere questa prima tappa con le pagelle dei protagonisti.

Tom Dumoulin, voto 9: riparte da dove aveva finito, sempre in Rosa. Da Milano a Gerusalemme, cambia il chilometraggio, cambia la nazione, ma non cambia il risultato. L’olandese è davvero dominante nella specialità: con la maglia di campione del mondo, conquistata a Bergen lo scorso settembre, riesce a spazzare via la concorrenza pur partendo per ultimo, con tutta la pressione sulle spalle. Il capitano del Team Sunweb vince e si porta in testa alla classifica: sarà davvero dura per tutti gli avversari metterlo in difficoltà.

Domenico Pozzovivo, voto 8,5: la vera e propria sorpresa di giornata. Come successo alla Vuelta del 2013, nel momento più importante tira fuori una performance straordinaria a cronometro. Il lucano guadagna praticamente su tutti gli avversari, chiudendo in decima piazza a soli 27” dalla vetta. Vista la condizione, già sulle prime salite potrebbe dire la sua.

Simon Yates, voto 8: un outsider in chiave podio. Il britannico della Mitchelton-SCOTT sfrutta il silenzio generale (il capitano della compagine australiana dovrebbe essere Esteban Chaves) e tira fuori una super prestazione. È addirittura settimo, con 7” di vantaggio su Pozzovivo e 20” da Dumoulin. Può davvero sconvolgere gli equilibri nei tapponi di montagna.

Rohan Dennis, voto 8: tantissima attesa sulla poltrona del leader, al termine di una performance spaziale, ma deve accontentarsi della piazza d’onore. L’australiano non riesce a portare a casa il grande obiettivo della prima Maglia Rosa: il portacolori della BMC è costretto ad arrendersi a Tom Dumoulin, ultimo a partire, per soli 2”.

Victor Campenaerts, voto 8: stesso tempo di Dennis per il belga, che comunque non avrebbe potuto puntare alla Maglia Rosa. Dà tutto dall’inizio alla fine, con la bellissima maglia di campione europeo riesce addirittura a giocarsi la prima piazza parziale con l’australiano, ma alla fine è terzo dietro anche a Dumoulin.

Davide Formolo, voto 7: nonostante non sia un vero e proprio specialista, sfrutta la grande condizione a disposizione (molto bene alla Liegi-Bastogne-Liegi) e chiude a soli 40” dalla vetta. Una netta crescita nelle prove contro il tempo, Tallone d’Achille nelle passate stagioni.

Esteban Chaves, voto 5: si difende, anche se perde 46” da Dumoulin. Lo scalatore colombiano della Mitchelton-SCOTT si difende al meglio nei tratti in salita ma, come da pronostico, paga molto nelle parti pianeggianti del percorso.

Chris Froome, voto 4,5: peggio non poteva iniziare. La caduta al mattino, le pressioni della vigilia ed una cronometro tutt’altro che positiva: 21mo, a 37” dal diretto rivale. È già costretto ad inseguire e si trova in una situazione difficilmente gestibile: riuscirà a tirar fuori il graffio del campione?

Fabio Aru, voto 4,5: uno dei peggiori tra gli scalatori. Il sardo non è nella condizione migliore, in attesa delle grandi montagne (come rivelato alla vigilia). Non riesce a difendersi: 50” lasciati su strada in soli 9 chilometri. Da evitare altri imprevisti in vista delle prime salite di questo Giro.

Miguel Angel Lopez, voto 4: anche il colombiano è caduto in mattinata. Molto probabilmente le escoriazioni si sono fatte sentire durante lo sforzo odierno. Davvero molto male: 56” di ritardo.

 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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