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Ciclismo
Giro d’Italia 2018, le pagelle della dodicesima tappa: Sam Bennett demolisce la concorrenza a Imola!
Una volata strana, atipica: all’autodromo di Imola, nella dodicesima tappa, Sam Bennett ha conquistato la seconda vittoria del suo Giro d’Italia dopo quella di Praia a Mare. Andiamo a valutare con le consuete pagelle come si sono comportati i protagonisti.
Sam Bennett, 10: una sparata fenomenale. Quando capisce che Mohoric e Betancur possono diventare pericolosi lancia una volata in stile Mark Cavendish a Sanremo 2009. Esce dal gruppo con violenza, ricuce lo strappo e sostanzialmente vince per distacco. L’irlandese della Bora-Hansgrohe aveva dimostrato di reggere bene anche le frazioni miste, ma questa vittoria ha un peso specifico molto importante per come è maturata e per la spettacolarità del finale.
Danny Van Poppel, 8: vince la volata degli umani, perché oggi onestamente Bennett aveva una marcia in più, per rimanere in tema automobilistico. Si conferma un velocista tignoso, in grado di reggere anche le frazioni più impegnative. Non avrà lo spunto dei migliori, ma in questi finali complicati sa farsi valere.
Niccolò Bonifazio, 7: il secondo podio del suo Giro d’Italia. La condizione è sicuramente buona e domani avrà un’altra opportunità. Oggi è stato bravo a reggere e chiudere davanti, in terza posizione.
Sacha Modolo: 5,5: quella di oggi poteva essere una giornata molto adatta. E lo dimostra rimanendo nel gruppo davanti e facendo lavorare a lungo la squadra fino agli ultimi 400 metri. Quando gli altri partono, però, lui non fa la volata e chiude fuori dalla top 10. Per come si era mosso sembrava potesse cogliere un risultato molto migliore, ma probabilmente gli sono mancate le gambe.
Matej Mohoric, 7: gli avversari forse non sono al massimo livello mondiale, ma questo Giro ci sta consegnando un autentico campioncino. Sulla discesa finale si lancia su Betancur e Ulissi, dà nuova linfa all’azione e viene ripreso solo negli ultimi 300 metri. Ha già vinto una tappa ma quando sente di potersela giocare non si tira mai indietro.
Diego Ulissi, 6,5: la condizione non sarà al massimo, ma fa la tappa e la fa bene. Sulla salita di Tre Monti scatta nel momento migliore e fa il vuoto. In altre stagioni probabilmente avrebbe guadagnato a sufficienza per arrivare al traguardo, oggi è stato ripreso da Betancur sullo scollinamento e non ha avuto la forza per tenere il ritmo forsennato di Mohoric in discesa. Ma almeno si vede davanti.
Carlos Betancur 6,5: c’è ma ancora non è quello apprezzato negli anni migliori. Comunque molto meglio rispetto a quello che sembrava un ex corridore di un paio di anni fa. Il talento è sotto gli occhi di tutti, prima o poi tornerà a vincere, ci auguriamo.
Domenico Pozzovivo, 5: alla fine si è salvato, ma ad una trentina di chilometri dall’arrivo è rimasto intruppato in un gruppo di ritardatari. Non ci si possono permettere queste distrazioni quando si lotta per il podio.
Elia Viviani, 5: dei grandi velocisti mancava solo lui. E colpisce il fatto che si sia staccato prima della salita vera e propria. La condizione sembra lo stia abbandonando e ora la maglia ciclamino non è più scontata come poteva sembrare fino a ieri.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Comunicato stampa RCS – LaPresse – Alpozzi