Ciclismo
Giro d’Italia 2018: le pagelle della nona tappa. Simon Yates si conferma il più forte, Pinot e Chaves ancora brillanti, Aru e Froome in crisi
La Maglia Rosa Simon Yates doma anche il Gran Sasso d’Italia e trionfa a Campo Imperatore, nella nona tappa del Giro d’Italia 2018. Il britannico ha battuto in uno sprint ristretto il francese Thibaut Pinot e il colombiano Esteban Chaves. Andiamo quindi a scoprire i voti dei protagonisti odierni con le pagelle.
PAGELLE NONA TAPPA GIRO D’ITALIA
Simon Yates 10: il britannico è sempre più padrone di questo Giro 101. Oggi il corridore della Mitchelton-Scott ha dimostrato ancora di essere il più forte in salita, con una eccezionale facilità di pedalata anche nei tratti più duri. La gestione degli ultimi chilometri è stata davvero da campione. Infatti è restato sempre al coperto senza mai sprecare energie. Quando gli avversari hanno attaccato, non ha mai risposto in prima persona, ma ha poi sferrato l’attacco decisivo sulla rampa finale andando a cogliere la prima vittoria di tappa nella Corsa Rosa. Sta sfruttando al meglio una grande condizione e il sogno di tenere questa Maglia Rosa fino alla fine si fa ogni giorno più concreto.
Thibaut Pinot 8.5: si è presentato a questo Giro in ottima forma e lo ha confermato in questa prima parte di corsa. Oggi il finale sembrava perfetto per le sue caratteristiche e infatti ci ha provato fino all’ultimo a conquistare la tappa, ma si è dovuto arrendere alla fine alla superiorità di Yates. Oltre al piazzamento, ottiene soprattutto altri secondi importanti grazie agli abbuoni e resta in piena corsa per la vittoria finale
Esteban Chaves 8: protagonista assoluto sull’Etna e ancora ai vertici della classifica di arrivo quest’oggi. Il colombiano sembra essere tornato quello del 2016, dimostrando una grande gamba in salita. La rivalità in casa Mitchelton-Scott potrebbe dargli un’ulteriore spinta per riuscire a restare nella top 3 della generale.
Domenico Pozzovivo 7.5: il lucano a 35 anni sta vivendo probabilmente il miglior Giro della sua carriera, ma ancora non è riuscito a trovare il grande acuto. Sulla salita finale scalpitava, confermando l’eccellente condizione, ma nel finale ha sbagliato il tempismo dell’attacco. Infatti è partito troppo lungo e ha pagato poi lo sforzo negli ultimi metri, perdendo 4” dai migliori. Resta comunque un’altra grande prestazione, che mantiene vivo il sogno podio.
Richard Carapaz 8: dopo la straordinaria vittoria di ieri, l’ecuadoregno si riconferma grande protagonista in salita, riuscendo a restare fino all’ultimo con i migliori e chiudendo al quinto posto. Sta facendo valere le sue grandi qualità da scalatore per difendere al meglio la Maglia Bianca.
Tom Dumoulin 7: l’olandese ha pagato 12” al traguardo, ma per le sue caratteristiche si è difeso molto bene su una salita così dura nel finale. Il capitano della Sunweb non sembra avere la condizione dello scorso anno, ma riesce comunque a cavarsela egregiamente in salita, gestendo bene lo sforzo e salendo con il proprio passo. Considerano la cronometro di Rovereto resta tra i favoriti assoluti per il successo finale.
Chris Froome 4: il britannico è davvero irriconoscibile in questa prima parte di Giro. Il capitano del Team Sky ha sofferto tantissimo anche sulla salita odierna ed è poi andato in completa crisi a 2 km dal traguardo. Froome non riusciva nemmeno a tenere le ruote dei compagni di squadra ed è stato progressivamente superato da diversi corridori, chiudendo in 23ma posizione a 1’07” dalla testa. Il vincitore di quattro Tour de France accusa un ritardo di 2’27” dalla Maglia Rosa e rischia ora di naufragare definitivamente in questo Giro.
Fabio Aru 4: oggi doveva essere la giornata del riscatto, il Gran Sasso d’Italia il palcoscenico per il ritorno ai vertici e invece la salita finale è stato un calvario. Il sardo si è staccato a 3 km dal traguardo, alla prima vera accelerazione in testa al gruppetto dei migliori. Le gambe sembravano davvero non andare e il distacco al traguardo è di 1’14”, che lo portano così ad accusare un ritardo complessivo di 2’36” dalla Maglia Rosa. Il Cavaliere dei Quattro Mori avrebbe dovuto far sognare i tifosi italiani in questo Giro, ma con questa condizione sembra davvero un’impresa ardua.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Comunicato stampa RCS – LaPresse – D’Alberto