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Giro d’Italia 2018, le pagelle della tredicesima tappa: la risposta di Elia Viviani!

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Elia Viviani cala il tris: nella tredicesima tappa del Giro d’Italia 2018 il veneto ha conquistato il terzo successo della sua Corsa Rosa, tornando ad alzare le braccia al cielo dopo le due frazioni vinte sempre in volata in Israele. Come ogni giorno andiamo a vedere come si sono comportati i protagonisti più attesi con le consuete pagelle.

Elia Viviani, 10: una volata dominata, perfetta. Sguscia a ruota di Modolo, lo passa nel momento giusto e quando apre il gas non ce n’è per nessuno. Dopo lo sprint perso a Praia a Mare e la delusione di ieri quando ha pagato un colpo di freddo, Elia torna a vincere e si rimette in carreggiata per la conquista della maglia ciclamino, sempre sulle sue spalle e con un vantaggio che torna a crescere nei confronti di Bennett. Arrabbiato, forse, ma convinto: forse anche i dubbi emersi nelle ultime 24 ore lo hanno caricato, portandolo a sprintare in maniera eccezionale.

Sam Bennett, 7,5: la gamba c’è e lo dimostra anche oggi dopo la vittoria di ieri. Di fatto, però, non riesce nemmeno a contendere la vittoria a Viviani. Resta leggermente imbottigliato nel traffico ed è costretto agli straordinari per completare una bella rimonta che però gli vale solo la seconda posizione lontanissimo dalla vittoria di tappa. Avrà ancora due occasioni a disposizione.

Danny Van Poppel, 7: sta crescendo di colpi, come dimostra il secondo podio consecutivo. Forse non ha lo smalto per vincere, ma nelle prossime due volate ce lo aspettiamo ancora davanti. probabilmente supera le difficoltà meglio di altri, un valore aggiunto verso la terza settimana.

Sacha Modolo, 5,5: è partito troppo lungo e non è la prima volta che gli capita, tirando quasi la volata a Viviani che non ha troppi problemi ad uscire dalla sua scia e ad involarsi verso il successo. Negli ultimi 50 metri rimbalza e termina addirittura fuori dal podio, quarto.

Gibbons, Drucker, Belletti, 6,5: alle spalle dei big ci sono loro dal quinto al settimo posto. Una prova in linea con le attese ma lontana dal livello richiesto per ambire al successo.

Niccolò Bonifazio, 5: la Bahrain-Merida di fatto è tutta per Pozzovivo e lui deve arrangiarsi. Però resta sempre troppo indietro e quando risale nell’ultimo chilometro è troppo tardi. Rimane chiuso due volte e per trovare il suo nome nell’ordine d’arrivo bisogna scorrere fino alla 28esima piazza. Ha il talento per fare meglio, ma non può sempre contare sulla maxi-rimonta da metà gruppo in due chilometri.





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Foto: Comunicato stampa RCS – LaPresse – D’Alberto

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