Ciclismo
Giro d’Italia 2018, lo Stadio dello Zoncolan: 100mila tifosi caldissimi. Tra T-Rex, fumogeni, banane, orsi rosa: l’amore per il ciclismo
La quattordicesima tappa del Giro d’Italia ci ha portato in 186 km da San Vito al Tagliamento al Monte Zoncolan, ma è soprattutto negli ultimi chilometri che la grande arena del popolo a due ruote si è concentrata febbricitante.
Sul “Kaiser” della Carnia, con pendenze medie del 12% e picchi che raggiungono il 22%, si è condensata tutta la magia del ciclismo. Per gli atleti si trattava di una tappa a denti stretti, di pedalate capaci di mettere alla prova la propria tenacia e resistenza. Chris Froome che per primo ha tagliato il traguardo lo sa bene. Ma quanto più era lo sforzo, tanto più l’appassionato pubblico si stringeva attorno agli atleti, incitandoli con una forza e con un entusiasmo senza sosta.
Non servivano biglietti per entrare allo Zoncolan, ma le due ruote sono state capaci ancora una volta di radunare sulla montagna una folla appassionata e caldissima di almeno 100.000 spettatori. Nella salita letteralmente più dura d’Europa abbiamo visto come non mai la vicinanza fisica e identitaria degli appassionati di ciclismo agli atleti: dalle semplici grida di acclamazione e di felicità al passaggio delle bici, fino alle espressioni dai contorni quasi folli e sopra le righe di cui solo le grandi manifestazioni sportive si possono arricchire.
Fra le scintille di gioia e follia del pazzo pubblico dello Zoncolan non si può non menzionare la corsa disperata dietro l’atleta di turno di un infervorato incoronato da due grandissime trecce bionde, quella più energica di un giovane in mutande, quella assolutamente pazza del dispensatore di vere e proprie banane agli atleti. E ancora: la comparsa di un grosso t-rex gonfiabile saltellante che con la sua mole ha seriamente rischiato che qualcuno potesse farsi male (si è preso pure un pugno da Froome!). Campanacci, parrucche, gruppi di uomini vestiti da grossi orsi rosa, fumogeni quando letteralmente l’ossigeno è vita. Ma il Giro d’Italia e il ciclismo è anche e soprattutto questo: aggregazione, partecipazione, gioia e follia.
(foto Lanterne Rouge)
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Foto copertina: POOL LUCA BETTINI /LaPresse – Comunicato Rcs