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Giro d’Italia 2018, Pesco Sannita-Campo Imperatore. I favoriti della tappa di oggi. Finale pazzesco, si sale per 50 km consecutivi!

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Una salita finale di, sostanzialmente, 50 chilometri, anche se la parte centrale è ad intermittenza. La nona tappa del Giro d’Italia 2018, da Pesco Sannita a Campo Imperatore sul Gran Sasso, sarà probabilmente la più dura ed impegnativa affrontata fino a questo momento dai corridori. Sull’Etna e a Montevergine non ci sono state differenze tra i big ad eccezione di Simon Yates, che proprio sul vulcano siciliano ha lasciato tutti sul posto negli ultimi 2 chilometri con un’azione che ha lasciato tutti a bocca aperta. Date le premesse, quali possono essere i favoriti della frazione odierna? 

Non possiamo che partire proprio dal giovane britannico Simon Yates, che in questa prima parte di Giro sembra volare. Per lui sarà un test importante, anche considerando il dislivello e le difficoltà del finale che potrebbero inficiare le sue doti esplosive su cui ha potuto far leva fino a questo momento. In carriera probabilmente non è mai stato così in forma e in seno alla Mitchelton-Scott può contare sul supporto di corridori come Kreuziger e Nieve, oltre che un co-capitano come Esteban Chaves, vincente sull’Etna e in forte ripresa rispetto alle aspettative della vigilia.

Tra gli altri, per ora si son mossi molto bene anche Thibaut Pinot e Domenico Pozzovivo. Il francese della Groupama-Fdj non si è mai esposto eccessivamente ma ha capitalizzato con gli abbuoni, mentre il lucano della Bahrain-Merida deve capitalizzare l’ottimo stato di forma del momento in vista delle prossime tappe e della terza settimana che più volte gli è rimasta indigesta in passato. Il colpo di pedale, però, sembra buono per entrambi e questo, in un frazione lunga e impegnativa, può fare la differenza. Sornione e sempre davanti, ma mai brillante fino in fondo, non ci sentiamo di escludere un corridore come Tom Dumoulin (Sunweb), mentre per quanto abbiamo potuto osservare sarebbe un’autentica sorpresa vedere trionfare corridori come Fabio Aru (UAE Emirates) e Chris Froome (Team Sky), che puntano, almeno stando alle loro dichiarazioni, di raggiungere il picco di forma per la terza settimana. Ha bisogno di attaccare e guadagnare terreno, invece, un Miguel Angel Lopez (Astana) fino ad ora troppo attardato: le montagne, però, sono il suo pane.

Per il successo parziale potrebbe anche essere una giornata da fughe: se nessuno in gruppo si prenderà la responsabilità di tirare, un gruppo ben assortito e con corridori forti potrebbe anche pensare di arrivare al traguardo. Un’eventualità da non sottovalutare, dato lo stato di incertezza che aleggia sugli uomini di classifica, ancora alla ricerca di una prima tappa in grado di esporre fino in fondo punti forza e debolezze dei più accreditati per la vittoria finale.





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Foto: Comunicato RCS – LaPresse – D’Alberto / Ferrari / Paolone / Alpozzi

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