Ciclismo

Giro d’Italia 2018, prima tappa Gerusalemme-Gerusalemme: subito una cronometro individuale importante per la classifica

Pubblicato

7 anni fa

3 Maggio 2018

CLICCA QUI PER LA DIRETTA LIVE DELLA PRIMA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA

Tutto pronto per la grande partenza del Giro d’Italia 2018. Finalmente si comincia, da Israele: prima tappa subito insidiosa in chiave classifica generale. Una cronometro individuale nei pressi di Gerusalemme: frazione tutt’altro che semplice che deve essere affrontata con la massima concentrazione per non perdere troppo spazio. Ovviamente aperta anche la caccia alla prima Maglia Rosa, per gli scalatori l’obiettivo è limitare i danni.

Percorso

Nove chilometri e settecento metri tutt’altro che banali per assegnare la prima Maglia Rosa. A prevalere sarà quasi sicuramente uno specialista, ma ci sarà ovviamente il primo scontro in chiave big per la vittoria finale. Non c’è un vero e proprio metro di pianura: dislivello già piuttosto importante. Si parte in leggera ascesa, moltissime anche le curve da affrontare, bisognerà stare molto attenti. Primo rilevamento a metà gara: dopo cinque chilometri in quel di Derech Ruppin. Si entra nella seconda parte, ancora molto complicata. Breve tunnel dopo circa sette chilometri. L’ultimo chilometro sarà davvero durissimo: tratto di discesa, curva marcata e strappo conclusivo, di circa 300 metri con punte che raggiungono quasi il 10%. Qui gli scalatori potrebbero limitare i danni.

Favoriti

Presenti al via tantissimi dei migliori interpreti al mondo della disciplina. Ci sono gli ultimi tre campioni del mondo della specialità: il meglio del meglio. Il più atteso è ovviamente Tom Dumoulin, che partirà con il numero 1 sulle spalle e la maglia iridata: il corridore del Team Sunweb vuole già lasciare il segno sulla Corsa Rosa. A sfidarlo ovviamente l’avversario diretto Chris Froome: il britannico vuol perdere il meno possibile dalla Farfalla di Maastricht. Difficile che tra i due possa materializzarsi un distacco superiore ai 7-8 secondi. Tanti i corridori pronti ad andare a caccia del simbolo del primato: da Tony Martin (Katusha-Alpecin) a Vasil Kiryienka (Team Sky) passando per Rohan Dennis (BMC). Possibile nome a sorpresa: il danese Mads Pedersen, della Trek-Segafredo, secondo al Giro delle Fiandre.