Ciclismo

Giro d’Italia 2018, quali distacchi nella cronometro di Rovereto? La classifica si può rivoluzionare…

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Dopo la tappa di Sappada, il Giro d’Italia 2018 sembra saldamente nelle mani del britannico Simon Yates (Mitchelton Scott). Siamo di fronte, probabilmente, ad uno dei dominatori dei Grandi Giri del prossimo lustro, insieme all’astro nascente colombiano Egan Bernal (Team Sky) che ha monopolizzato il Giro di California, svoltosi in contemporanea con la Corsa Rosa.

26 anni da compiere il prossimo mese di agosto, Yates ha già raggiunto la massima maturità psico-fisica. E’ un corridore completo, senza punti deboli: è esplosivo e veloce (dote che gli consentirà di ambire a classiche come Liegi e Lombardia), vola in salita, sa guidare bene la bici in discesa ed a cronometro si difende più che discretamente. La Gran Bretagna ha così trovato l’erede di Chris Froome, senza dimenticare il gemello Adam Yates, anch’egli in procinto di compiere il definitivo salto di qualità.

Per quanto visto sinora, la maglia rosa sta dominando il Giro. Il corridore d’Oltremanica si è rivelato uno scalatore straordinario: in salita è una spanna sopra tutti. Ricordate tutti i Grandi Giri dello scorso anno? Valori livellati e nessuno in grado di scattare e fare la differenza in salita. Yates, al contrario, ci riesce quasi con facilità.

Quanto potrà perdere da Tom Dumoulin nella cronometro di Rovereto? Sarà un percorso adatto agli specialisti delle prove contro il tempo, lungo 34,2 km. Sulla carta il campione del mondo potrebbe colmare interamente il gap di 2’11” dal britannico, anche se non è affatto detto. Considerata la grande condizione di forma, Yates potrebbe limitare i danni e perdere 3 secondi al km, dunque 1’40” nel complesso. In ogni caso, ammesso che Dumoulin riesca ad impossessarsi della maglia rosa, riuscirebbe poi a difenderla nelle ultime tre tappe di montagna? Difficile, ma il ciclismo ci ha insegnato a non dare mai nulla per scontato. Certo, questo Giro potrà perderlo solo Yates, qualora accusasse un netto calo nella terza settimana. Al momento, nessuno può sperare di impensierirlo o, addirittura, staccarlo in salita.

La cronometro sarà decisiva anche per Domenico Pozzovivo. Lo scalatore lucano perderà molto su un percorso completamente piatto. Un distacco di 2’30” da Dumoulin andrebbe accolto positivamente, ma il rischio sarà anche quello di sfiorare i 3 minuti. Il capitano della Bahrein Merida dovrà cercare di limitare i danni nel confronto diretto con il francese Thibaut Pinot, sulla carta favorito rispetto all’italiano in prove contro il tempo di questo tipo. In corsa per il podio potrebbe tornare anche Chris Froome, capace di rifilare anche 1’30” o più sia a Pozzovivo sia a Pinot.

Guai, dunque, a considerare questo Giro d’Italia concluso. La cronometro rimescolerà nuovamente le carte ed i valori in campo potrebbero mutare nelle conclusive salite alpine.

federico.militello@oasport.it





Foto: comunicato Rcs

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