Ciclismo

Giro d’Italia 2018, risultato quindicesima tappa: Simon Yates, numero da fenomeno. Maglia rosa in cassaforte. Si stacca Froome, Aru affonda

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Un solo padrone per il Giro d’Italia 2018: la quindicesima tappa, con partenza da Tolmezzo ed arrivo a Sappada, è ancora una volta una questione riservata alla Maglia Rosa Simon Yates. Uno scatto impressionante del britannico della Mitchelton-SCOTT che dopo Gran Sasso ed Osimo va a prendersi il terzo successo di tappa, incrementando ancor di più il proprio vantaggio su tutti i rivali in classifica generale. In vista dell’ultima settimana Yates si propone sicuramente come il grande favorito per il trionfo di Roma.

Andatura altissima nella fase iniziale di gara: 41,100 km/h la media della prima ora, con la fuga che non è riuscita ad evadere dal gruppo. Sul Passo della Mauria, il primo GPM di giornata, si è formato l’attacco buono, dopo che ci avevano provato in tanti (si è mosso addirittura Fabio Aru). Una ventina di uomini al comando: Nico Denz, Mickael Cherel e Quentin Jauregui (AG2R La Mondiale), Dayer Quintana (Movistar), Krists Neilands e Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy), Sacha Modolo (EF- Drapac), Antonio Nibali, Giovanni Visconti e Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida), Alexey Lutsenko (Astana), Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni – Sidermec), Alessandro De Marchi (BMC), Tosh Van der Sande (Lotto FixAll), Sam Bewley (Mitchelton – Scott),Gianluca Brambilla (Trek – Segafredo), Giulio Ciccone ed Enrico Barbin (Bardiani – CSF), Zdenek Stybar (QuickStep – Floors), Maurits Lammertink (Katusha – Alpecin), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Matthieu Ladagnous (Groupama – FDJ).

Il gruppo però non ha lasciato fare, con la EF-Drapac in testa a dettare l’andatura, lasciando un vantaggio massimo di 3′. Sul Passo Tre Croci è cambiata la situazione, Giulio Ciccone ha dettato il ritmo al comando: con l’atleta della Bardiani-CSF sono rimasti i soli Nico Denz, Mickael Cherel e Dayer Quintana. Alle loro spalle ci ha provato con un’azione scriteriata Michael Woods (EF Drapac). Il canadese nella successiva ripresa è stato ripreso dal plotone Maglia Rosa, mentre Ciccone, che in un primo momento aveva perso contatto dal quartetto, è riuscito a rientrare con Giovanni Visconti al comando della corsa.

Sul Passo di Sant’Antonio davanti sono rimasti in due: Ciccone e Denz, mentre nel gruppo a dettare il ritmo è stato il Team Sunweb di Tom Dumoulin con Sam Oomen. Nel frattempo è arrivato il momento peggiore per Fabio Aru: una vera e propria crisi per il campione italiano della UAE Emirates che si è piantato ed è definitivamente uscito di classifica. La fase clou della corsa è stata sul GPM di Costalissoio: nella discesa precedente Miguel Angel Lopez ha provato un attacco a sorpresa, con Chris Froome che è rimasto molto indietro. Appena approcciata la salita la Maglia Rosa Simon Yates ha preso in mano l’iniziativa ed è andato via in solitaria con un’azione da fenomeno: il britannico ha fatto il vuoto, con tutti i rivali (Dumoulin, Pozzovivo, Lopez, Carapaz e Pinot) costretti ad inseguire. A poco più di un minuto di ritardo Chris Froome, che con il suo Team Sky non è riuscito a rientrare sugli avversari.

Circa 40” di vantaggio per Yates sui cinque contrattaccanti: Dumoulin è stato costretto a fare il ritmo in prima persona per limitare i danni. Sullo strappo finale di Sappada però il detentore del titolo è stato costretto ad arrendersi, con un netto momento di difficoltà. Trionfo in solitaria per la Maglia Rosa, con 41” di vantaggio sui cinque inseguitori: abbuoni per Miguel Angel Lopez, secondo, e Tom Dumoulin, terzo. Strepitoso quarto un Domenico Pozzovivo sempre più concentrato verso l’obiettivo podio. Ad oltre un minuto e mezzo Chris Froome, che con la giornata di oggi ha vanificato l’impresa sullo Zoncolan.





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gianluca.bruno@oasport.it

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