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Giro d’Italia 2018, risultato seconda tappa. Elia Viviani, che volata! Vittoria netta su Mareczko

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Elia Viviani doveva essere e così è stato. Il velocista di Isola della Scala, partito come grande favorito per le volate al Giro d’Italia 2018, non ha tradito le aspettative e alla prima occasione si è portato a casa la vittoria. Nella seconda tappa, partita da Haifa e giunta a Tel Aviv dopo 167 chilometri, il portacolori della Quick-Step Floors ha dominato in lungo e in largo allo sprint battendo il connazionale Jakub Mareczko, abile ad anticipare la volata. La sorpresa invece arriva in chiave Maglia Rosa: la BMC dà spettacolo ad oltre 50 chilometri dall’arrivo e trascina il proprio capitano, Rohan Dennis, a vincere il traguardo volante. I tre secondi di abbuono portano l’australiano ad indossare il simbolo del primato, scavalcando di un solo secondo Tom Dumoulin.

Dieci chilometri di gara e si forma la prima fuga di questo Giro. In tre all’attacco: Guillaume Boivin (Israel Cycling Academy), Davide Ballerini (Androni – Sidermec) e Lars Bak (Lotto FixAll). Il plotone, guidato soprattutto dalla BMC, non ha lasciato molto spazio. Difficile da decifrare in un primo momento la gestione del distacco da parte della compagine statunitense, con il Team Sunweb che si è praticamente disinteressato della fuga nonostante la maglia rosa di Tom Dumoulin. Sul primo ed unico GPM di giornata, quello di Zikhron Ya’aqov, il plotone è andato a raggiungere gli attaccanti: al contrattacco è andato Enrico Barbin (Bardiani-CSF) che, con tantissimo coraggio, è andato a prendersi il successo e la maglia verde.

Nel tratto di discesa, prima, e pianeggiante, poi, a dettare il ritmo, alzando addirittura la velocità, ancora la BMC: azione splendida da parte della squadra americana che ha trascinato al traguardo volante il proprio leader Rohan Dennis, con l’australiano che ha vinto lo sprint andandosi a prendere la maglia rosa virtuale grazie ai tre secondi di abbuono. Successivamente ha provato l’attacco Victor Campenaerts, raggiunto però rapidamente dal plotone. Il più combattivo di giornata, il canadese Guillaume Boivin si è coraggiosamente rilanciato in fuga: una trentina di chilometri in solitaria per il passista della Israel Cycling Academy raggiunto a venti dall’arrivo, con le squadre dei velocisti già pronte allo sprint.

Davvero molto confusionaria la fase finale di questa prima tappa: nessuno dei treni dei velocisti è riuscito ad organizzarsi al meglio. Ha fatto tantissima fatica la Quick-Step Floors di Elia Viviani, con lo sprinter di Isola della Scala che ha però pescato la ruota giusta, quella di Sam Bennett. A 300 metri dal traguardo ha provato ad anticipare tutti Jakub Mareczko (Wilier Triestina Selle Italia): il giovanissimo velocista tricolore ha sorpreso i rivali, tranne il connazionale Viviani, che ha pescato la ruota di Mareczko e lo ha saltato negli ultimi 50 metri a doppia velocità. La terza piazza è andata a Sam Bennett (Bora-Hansgrohe).

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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