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Giro d’Italia 2018: Simon Yates sotto esame. Vincere sullo Zoncolan per consacrarsi fuoriclasse mondiale

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L’abbiamo attesa a lungo. Domani, finalmente, il Giro d’Italia 2018 affronterà la sua 14esima tappa, con arrivo sul temuto Monte Zoncolan, l’antipasto ad una terza settimana durissima e decisiva per le sorti del Giro. Uno spartiacque, una giornata che potrebbe cambiare in maniera indelebile le sorti della Corsa Rosa, levando anche le ultime maschere ai favoriti della vigilia per capire quali possano essere realmente le forze in campo tra i pretendenti alla rosa.

Maglia di leader che, al momento, è sulle spalle di Simon Yates. Il britannico della Mitchelton-Scott fino ad ora ha superato tutte le prove che gli si sono parate davanti, e addirittura ha dominato i tre arrivi più impegnativi. Sull’Etna ha lasciato tutti sul posto quando si è sentito in grado di potersi lanciare da solo all’inseguimento del compagno Chaves, a Campo Imperatore ha vinto di rimessa in volata, incrementando la propria leadership nella generale e le proprie sicurezze, per poi esplodere con una seconda vittoria ad Osimo di pura forza. Tappe dure, certo, ma non paragonabili a quelle che stanno per arrivare: Yates sarà l’osservato speciale, in primis per la maglia che indossa ma non solo. Forte su diversi terreni, dovesse confermarsi anche sulle resistenza in questi tapponi e nelle capacità di recupero nella terza settimana potrebbe presto trasformarsi in un osso durissimo per tutti per quanto riguarda i grandi giri.

Con 26 anni da compiere nel mese di agosto, Yates si appresta a vivere le sette tappe per ora più importanti della sua carriera. Il vantaggio sugli inseguitori è cospicuo ma non sufficiente, con l’ombra di Tom Dumoulin che incombe su di lui, complici i 34 chilometri della cronometro di Rovereto nella quale può mettere in conto un paio di minuti persi.Questo vuol dire che sulle salite dovrà sfidare e staccare l’ultimo vincitore della corsa, oltre che tutti gli altri avversari diretti. È difficile cercare riscontri con altre fasi della sua vita agonistica: Yates non è mai andato così forte e questo lo potrebbe portare sorprendere fino a Roma. Al momento non è il favorito numero uno per la conquista del Giro, ma è molto più di un outsider: è lo sfidante principale al detentore del titolo, un duello che potrebbe anche segnare l’inizio di un dualismo che negli anni potrebbe regalare tanto spettacolo anche considerando le diverse caratteristiche dei due protagonisti.





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Foto: Comunicato stampa RCS – LaPresse – Ferrari

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