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Giro d’Italia 2018: Tom Dumoulin, la conferma di un grande campione. Non era quello del 2017, ha corso con coraggio e orgoglio

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Tom Dumoulin si è confermato un grande campione al Giro d’Italia 2018. Il corridore olandese, dopo aver fatto sua la scorsa edizione, è stato in corsa fino all’ultimo per la Maglia Rosa anche quest’anno. Il sogno del bis è sfumato per 46” e si è dovuto arrendere alla superiorità di Chris Froome in queste ultime tappe.

Il Giro del 27enne di Maastricht si è aperto con la vittoria nella cronometro di Gerusalemme ed è andato così ad indossare la Maglia Rosa, tracciando un filo di collegamento con il podio di Milano del 2017. Il simbolo del primato è volato via però subito, visto che nella tappa successiva Rohan Dennis lo ha superato grazie agli abbuoni. Da qui in poi Dumoulin ha corso in modo estremamente costante, restando sempre con i migliori in salita. Sul traguardo di Osimo l’olandese ha forse toccato il punto più alto, chiudendo al secondo posto a soli 2” da Simon Yates e dando l’impressione di avere la forza per scavalcarlo in classifica nei tapponi alpini, ma non è stato così.

Il capitano della Sunweb non ha trovato la stessa condizione di forma dello scorso anno. Infatti aveva corso il Giro numero 100 in crescendo, riuscendo a trionfare nella 14ma tappa, sul traguardo di Oropa, e poi a ribaltare la classifica nella cronometro finale. Quest’anno è stato esattamente l’opposto. Infatti nella frazione numero quattordici, quella sullo Zoncolan, ha iniziato a pagare i primi distacchi pesanti. Le fatiche si sono fatte sentire nelle tappe successive e in particolare nella crono di Rovereto, dove non è riuscito a fare la differenza, come ci si sarebbe aspettati.

Pur con una forma non al top, l’olandese ha lottato per la vittoria fino all’ultimo metro, dimostrando grande coraggio e determinazione. Infatti ha attaccato Yates a Prato Nevoso e ha resistito tenacemente sul Colle delle Finestre, inseguendo Froome senza mai rialzarsi fino a Bardonecchia. Nella tappa odierna, ha dato poi il tutto per tutto, sferrando quattro attacchi sulla salita finale di Cervinia, che non sono però bastati per mettere in difficoltà il britannico. Dumoulin può quindi essere orgoglioso di questo secondo posto, che lo consacra come uno dei più forti corridori da corse a tappe del momento.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

1 Commento

  1. ale sandro

    27 Maggio 2018 at 09:08

    Non sarà stato quello del 2017, infatti per me è andato anche più forte.
    E non era scontata come cosa, perchè il percorso era decisamente più impegnativo per un corridore con le sue caratteristiche, rispetto a quello dello scorso anno. Ancora di più se consideriamo la corsa combattuta per tutte e tre le settimane, a differenza dello scorso anno, dove il faro della corsa dimostrò ,come in altre circostanze, di preferire lo stare a ruota piuttosto che attaccare anche nei momenti decisivi.
    Quest’anno si è ritrovato poi a contendere fino all’ultimo la corsa rosa , a mio parere disegnata splendidamente questa volta, al corridore più vincente di grandi giri della decade, che ha dovuto tirare fuori un’impresa per superarlo.
    Perciò il corridore olandese mi è sembrato in condizione ottimale anche nell’ultima settimana (nello scorso anno Oropa era ancora nella seconda settimana , spesso era in difesa rispetto a diversi corridori perdendo sempre qualcosa nelle ultime tappe dure, e anche l’ultima crono piatta non lo aveva visto andare forte come nella prima prova contro il tempo) , dove a differenza di quasi tutti i suoi contendenti , non è mai veramente crollato, ma ha fornito prestazioni da incassatore notevoli.
    Un passo avanti nella sua carriera, che sono curioso di vedere in futuro se lo vedrà migliorare ancora e diventare sempre più completo.

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