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Giro d’Italia 2018, Tom Dumoulin mette già un tassello per la riconferma. Forma strepitosa, si potrà staccare in salita?

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Era il favorito della vigilia e ha subito risposto presente. Tom Dumoulin, da Campione del Mondo delle cronometro, doveva fare la differenza nella lotta contro il tempo che ha aperto il Giro d’Italia 2018 e ha subito messo in mostra uno stato di forma superlativo che gli ha permesso di vincere la frazione inaugurale a Gerusalemme: l’olandese ha guidato alla perfezione la bicicletta lungo gli insidiosi 9,7 chilometri nella capitale di Israele, si è distinto particolarmente per la capacità di leggere alla perfezione i tanti saliscendi di un percorso tortuoso e impegnativo, ha spinto un ottimo rapporto e sulla rampa finale ha avuto ancora la forza per fare la differenza e battere anche uno specialista come Rohan Dennis.

Il capitano della Sunweb riparte così da dove aveva lasciato, dalla maglia rosa di Milano al simbolo del primato vestito nella culla delle religione monoteiste. in uno scenario da favola davvero meritevole di ospitare la Corsa Rosa. Tom Dumoulin ha messo subito sul tavolo le sue carte, non si è voluto nascondere e ha conquistato secondi di vantaggio importanti nei confronti dei rivali più accreditati, facendo ben capire di essersi preparato meticolosamente proprio per questo appuntamento con l’obiettivo di realizzare una doppietta da sogno che in molti davano per impossibile. Siamo soltanto al primo appuntamento di tre settimane infernali ma i primi segnali sono estremamente incoraggianti per la Farfalla di Maastricht.

Tom Dumoulin ha già accumulato un discreto tesoretto: 37” su Chris Froome, 50” su Fabio Aru, 33” su Thibaut Pinot, 56” su Miguel Angel Lopez possono ampiamente soddisfare il 27enne che ora potrà tirare il fiato per un paio di giorni prima di tornare in Italia. E sulle strade del Bel Paese naturalmente si tornerà a fare sul serio. Il primo ostacolo è l’ascesa dell’Etna che anticipa il durissimo arrivo in salita di Campo Imperatore: lo stato di forma del tulipano sembra davvero invidiabile ma in salita può assolutamente staccarsi. L’anno scorso ha dimostrato di avere delle ottime doti anche quando la strada iniziava a inerpicarsi verso il cielo ma quest’anno dovrà prestare il fianco agli attacchi di tantissimi big desiderosi di sfilargli la maglia rosa: nel frattempo si è messo nella migliore posizione possibile (anche perché non bisogna dimenticare che avrà dalla sua i 35 chilometri della cronometro tra Trento e Rovereto) ma la strada verso Roma è ancora molto lunga.

 





Foto Comunicato RCS

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