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Giro d’Italia 2018: Tom Dumoulin, salita di potenza. Resta il favorito con la cronometro come asso nella manica

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Era uno dei corridori più attesi e non ha deluso le aspettative: Tom Dumoulin resta molto probabilmente, non solo per i bookmakers, il favorito del Giro d’Italia 2018. Il detentore del Trofeo Senza Fine ha convinto anche in cima all’Etna, sede del primo arrivo in salita della Corsa Rosa. L’olandese si è gestito al meglio, non è riuscito a controllare uno scatenato Simon Yates, che è volato a raggiungere il compagno di squadra Esteban Chaves e si è andato a prendere la Maglia Rosa, ma non ha perso da nessuno degli altri rivali.

Un’ascesa regolare e fatta di pura potenza, come ci ha abituato il fenomeno del Team Sunweb. Il campione del mondo a cronometro, che ha già vestito il simbolo del primato nella prima frazione di Gerusalemme, ha preferito gestirsi e non incappare in pericolosi fuorigiri, visto che mancano ancora più di due settimane all’appuntamento conclusivo di Roma. Su pendenze piuttosto favorevoli alle sue caratteristiche, la Farfalla di Maastricht ha seguito i rivali più pericolosi senza attaccare in prima persona: un paio di volte ha messo la testa fuori dal gruppo, chiudendo alla fine in ottava piazza.

In classifica generale il distacco dal leader Yates è davvero minimo viste le tantissime difficoltà che si devono ancora affrontare, a partire da questo fine settimana. Da ricordare che Dumoulin ha ancora un asso nella manica da giocarsi prima delle grandi montagne (tra Zoncolan e Cervinia infatti potrebbero arrivare sicuramente momenti di sofferenza): la cronometro individuale da Trento a Rovereto, che si disputerà nella sedicesima tappa. 34.2 chilometri completamente pianeggianti dove si possono spingere rapporti lunghissimi: su quelle strade il guadagno stimabile potrebbe essere di almeno 2′ sugli scalatori puri.

 





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Foto: Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs

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