Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Zoncolan e cronometro di Rovereto. Lì si deciderà la classifica generale

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Il protagonista assoluto della seconda settimana e la miglior apertura per la terza: quattordicesima e sedicesima tappa del Giro d’Italia 2018, ovvero l’arrivo sul Monte Zoncolan e i 34 chilometri a cronometro tra Trento e Rovereto, potrebbero risultare determinante ai fini del risultato finale, nonostante i tre arrivi in salita e le difficoltà che presenteranno le tappe dalla numero 17 alla numero 20.

In particolare, lo Zoncolan rappresenta già l’ultimo appello per diversi dei contendenti alla generale e la prova del 9 per altri. Chris Froome e Fabio Aru hanno bisogno di guadagnare terreno e accantonare gli alibi che li hanno accompagnati fino a qui, come la speranza di crescere di condizione in vista della terza settimana. Perdere ancora terreno non si sposerebbe con questa tesi e anzi, il ritardo accumulato fino ad ora li dovrebbe portare ad una condotta più aggressiva, che però è praticabile solo se torneranno competitivi con i migliori.

Parlavamo di prova del nove, invece. Per chi se non i due giovani rampanti della Mitchelton-Scott che, salvo sorprese, dovrebbero arrivare ai piedi dello Zoncolan in prima e seconda posizione nella generale. Simon Yates sembra essere nella forma della vita, mentre Esteban Chaves potrebbe riprendere il discorso interrotto nel 2016 quando Vincenzo Nibali lo superò proprio nell’ultima tappa utile quando il colombiano era ancora in maglia rosa. In questo senso, forse, Chaves offre maggiori garanzie, mentre Yates in carriera non ha offerto veri e propri punti di riferimento, considerando che non si era mai trovato in questa posizione di classifica a questo punto del Giro. Dovesse superare lo Zoncolan con le stesse prestazioni viste fino ad ora potrebbe davvero diventare il grande favorito per la conquista della Rosa.

Tom Dumoulin permettendo, però. L’olandese, fino a questo momento, ha sofferto ma non ha mai perso terreno, salvo qualche manciata di secondi qua e là che l’han fatto scivolare in terza piazza nella generale. Zoncolan e cronometro, per lui, sono giornate fondamentali: le pendenze del Mostro sono uno dei pochi dubbi che aleggiano attorno alla sua possibilità di confermarsi in rosa dopo il successo del 2017. A cronometro, invece, dovrebbe guadagnare tra i 2′ e i 2’30” su tutti gli avversari diretti, un bottino che potrebbe cambiare il volto al Giro d’Italia. 

Martedì prossimo, a Rovereto, potremmo avere le idee più chiare, senza dimenticare corridori come Thibaut Pinot o Domenico Pozzovivo che sono ancora in piena lotta per il podio, sulla rosa dei pretendenti al successo finale prima delle tre frazioni di montagna conclusive e la tappa finale a Roma. 





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Foto: Marco Alpozzi – LaPresse – Comunicato Rcs

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