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Ciclismo

Giro d’Italia 2018: Zoncolan, Mortirolo o Angliru. Qual è la salita più dura d’Europa?

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Il Giro d’Italia 2018 nella giornata di oggi arriverà sul Monte Zoncolan, scalato dal versante di Ovaro. Da molti, questa è considerata la salita più dura d’Europa, con oltre 1000 metri di dislivello in 10 chilometri. Ma è realmente così? Andiamo a confrontare il ‘Mostro’ con altre due ascese che stanno scrivendo la storia del ciclismo professionistico: Angliru e Mortirolo.

Partiamo dalla salita della Carnia, la grande protagonista di oggi. Dal versante di Ovaro, quello più impegnativo, la salita misura 10,5 chilometri e presenta una pendenza media dell’11%. I primi chilometri non sono durissimi, ma presentano una punta di un centinaio di metri al 22%, ma dopo una breve spianata al terzo chilometro inizia il tratto più duro, con 6 chilometri oltre il 15% di media: sono questi, probabilmente, la chiave della salita, dove si possono creare i distacchi che poi possono essere incrementati nelle ultime fasi quando la strada spiana leggermente.

Sulla carta, sembra leggermente più facile il Mortirolo, anche da Mazzo, nonostante resti comunque una salita massacrante. Discorso simile anche per l’Angliru: entrambe rimangono per lunghissimi tratti costantemente oltre il 10%, ma nessuna delle due presenta una fase centrale come quella dello Zoncolan. Lungo 12 chilometri, il Mortirolo prevede una pendenza media sul suo versante più duro una pendenza media di poco superiore al 10%, con punte al 18%, mentre sull’Angliru la pendenza media è addirittura in singola cifra, perché si riferisce all’intera ascesa. Gli ultimi 6-7 chilometri, però, sono comparabili alle altre due, con un tratto di quasi 500 metri che si spinge sostanzialmente oltre il 20% che ne aumenta, e non di poco, le difficoltà.

Date queste premesse, la tavola è apparecchiata per godersi uno spettacolo che è difficilmente replicabile lontano dal Monte Zoncolan, senza trascurare anche la vasta presenza di pubblico a renderlo ancora più unico ed emozionante.





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