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Internazionali d’Italia Roma 2018, Angelo Binaghi: “Le cifre certificano la bontà del nostro lavoro”

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Gli Internazionali d’Italia andati in scena a Roma si sono rivelati un successo, sia in termini di organizzazione, sia in termini di pubblico. A “Il Tempo” il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, ha tracciato il bilancio dell’edizione 2018, che ha visto il trionfo dell’ucraina Elina Svitolina e dell’iberico Rafael Nadal.

Il numero uno del tennis italiano ha dichiarato: “Mettere in piedi un torneo come gli Internazionali di tennis è una fatica abominevole, è uno stress altissimo. Per noi è un grande stimolo, ma rappresenta anche una grossa responsabilità: la grande visibilità funge da cassa di risonanza, ogni aspetto viene ingigantito, nel bene e nel male. Quindici anni fa c’era un deficit di un paio di miliardi, mancavano gli sponsor e gli spettatori. Da quel momento c’è stata l’inversione di tendenza, oltre agli sponsor abbiamo trovato anche la compartecipazione del Coni“.

I numeri infatti, anche quest’anno danno ragione agli organizzatori: “Le cifre certificano la bontà del nostro lavoro, ma ai critici rispondo dicendo che abbiamo ereditato una Federazione disastrata, sull’orlo della bancarotta. Oggi è la più ricca di tutte. I primi due mandati da presidente mi sono serviti per ricostruire la struttura. Poi, oltre ai risultati economici, sono arrivati nei due mandati successivi anche grandi successi sportivi. Sono in Giunta al CONI, ma se in futuro il nostro movimento riterrà opportuna la mia presenza, io ci sarò perché sono un appassionato“.

L’ultima battuta di Binaghi è sulla riforma della Coppa Davis: “Tutti questi soldi vorrei prima vederli. Sono assolutamente contrario. La Coppa Davis e la Fed Cup sono gli unici asset che ha la Federazione internazionale. Svenderli in questo modo sarebbe una follia. Noi voteremo contro“.





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Foto: Federtennis

roberto.santangelo@oasport.it

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