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Internazionali d’Italia Roma 2018: Fabio Fognini e il “muro” Rafael Nadal. Spensieratezza e coraggio le armi per tentare l’impresa impossibile

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Fabio Fognini si è finalmente preso il Foro Italico. Ci sono voluti undici lunghi anni, tante dolorose sconfitte, ma alla fine il tennista ligure è riuscito a qualificarsi per i quarti di finale degli Internazionali d’Italia per la prima volta in carriera. Un rapporto che non è mai stato semplice tra il nativo di Arma di Taggia e il torneo romano, con il numero uno azzurro che ha spesso sentito la tensione di giocare davanti a così tanti tifosi italiani, con anche quei fischi nel 2014 dopo l’incredibile sconfitta al primo turno contro Lukas Rosol.

Quei fischi oggi sono solo un lontano ricordo ed ormai sono stati cancellati dai tantissimi applausi che Fognini ha ricevuto questa settimana. Fabio sapeva che contro Gojowczyk non poteva sbagliare e anche la sua esultanza a fine partita ha fatto intravedere quanta era la tensione e la pressione sul tennista azzurro. Un urlo quasi di liberazione e una gioia infinita per un traguardo che un italiano non raggiungeva addirittura dal 2012 (Andreas Seppi) e la consapevolezza di aver finalmente tutto il pubblico romano dalla sua parte.

Ora, però, c’è la Partita e la scelta della maiuscola non è un errore di battitura. Adesso dall’altra parte rete Fognini si troverà di fronte Rafael Nadal, il re incontrastato della terra rossa, un giocatore che prima di essere eliminato ai quarti di finale a Madrid aveva una striscia di 50 set vinti consecutivamente ed un’imbattibilità che durava proprio dai quarti di finale dello scorso anno a Roma. Una partita che Fabio si è guadagnato con tre grandi vittorie contro Monfils, Thiem e Gojowczyk e che tutto il pubblico italiano attendeva dal giorno del sorteggio.

Ovviamente lo spagnolo parte con i favori del pronostico ed è apparso in una forma smagliante in questi Internazionali, con quella voglia di riprendersi immediatamente la posizione numero uno della classifica mondiale. Una passeggiata di salute contro Dzumhur e un’altra prova di autorità oggi contro Shapovalov. Rafa è sembrato perfettamente centrato nei colpi da fondo, attento su ogni punto e soprattutto ha sprecato davvero pochissime energie.

Quasi inutile dire che servirà la partita perfetta a Fognini, che ha comunque le armi per mettere in difficoltà Nadal. In pochi nel circuito hanno la qualità sul rosso del ligure, che con le sue improvvise accelerazioni e variazioni può creare dei problemi allo spagnolo. Inoltre anche sul piano mentale Fabio arriva davvero nella condizione migliore, perchè contro Rafa non ha davvero nulla da perdere e la spensieratezza può davvero essere un’arma decisiva per il nativo di Arma di Taggia. Ci vorrà anche tanto coraggio, perchè Nadal devi attaccarlo per non finire nelle grinfie del campione spagnolo.

Fabio poi sa come si batte Nadal e lo ha già fatto in tre occasioni, tutte nel 2015. La più bella ed emozionante è stata quella agli US Open con un’epica rimonta da due set di svantaggio, ma ci sono anche quelle sulla terra di Barcellona e Rio de Janeiro e proprio da quelle partite Fognini deve prendere spunto. Inoltre va detto che Nadal non ha mai amato giocare contro il ligure, che è un avversario che spesso ha sofferto. Poi si gioca a Roma e su quel Centrale che ha ormai trovato il suo gladiatore.

 





 

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Foto: Alessio Marini

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