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Internazionali d’Italia Roma 2018: Marco Cecchinato, che lottatore! Merita l’onore delle armi
Per Marco Cecchinato l’avventura al Foro Italico si è conclusa, ma la qualità del match contro il n.10 del mondo David Goffin merita la giusta considerazione. Alla vigilia molti prefiguravano un successo netto del finalista delle ATP Finals 2017. Esperienza e completezza le armi del belga.
Il rosso romano ha messo in scena una storia diversa. Il palermitano, quasi folgorato da un genio tennistico inspiegabile, ha dato libero sfogo alla sua creatività. La maestria del suo rovescio strappa applausi a scena aperta e dal 5-1, del primo set, lo score si ribalta: 7-5 per il siciliano, pazzo di gioia.
Il Pietrangeli diventa una bolgia e sembra prefigurarsi il sogno. Lo stato di euforia, però, ha un tempo limitato e dà modo a Goffin di rientrare nel match, nonostante i problemi di pressione. Il tennis di Cecchinato diventa più prevedibile e gli angoli trovati dal 27enne di Rocourt sono imprendibili per la racchetta del volenteroso ragazzo italiano.
Di quindici in quindici, il furore agonistico lascia spazio alla delusione. Il doppio 6-2 di seconda e terza frazione sorride a David, ma quanto fatto vedere dal 25enne nostrano resta intatto.
Non si improvvisano incontri di questa qualità. La distanza tra bontà ed eccellenza sta nella continuità. Su ciò dovrà lavorare Marco. La vittoria di Budapest (Ungheria) gli ha fatto capire di essere meritevole del circuito professionistico, la partita odierna, pur persa, è un insegnamento per il futuro, da valutare nell’ottica di un ricambio generazionale di cui il nostro tennis ha un grande bisogno.
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Foto: profilo twitter Federtennis